-Core
Animatronic
Italia
Pubblicato il 23/11/2019 da Lorenzo Becciani

Nella recensione ho parlato di un grande esordio. Quali sono state le basi su cui si è fondato il progetto?
La band è nata per caso da alcune jam. Luca e Nico si trovavano già da soli o con altri musicisti. Ad un certo punto hanno chiamato anche me ed abbiamo cominciato a vederci sempre piu’ di frequente. Le canzoni si sono sviluppate nel tempo. Si è creato subito il feeling giusto e così sono nati i primi riff su cui abbiamo continuato a lavorare. Quando siamo arrivati ad avere cinque pezzi abbiamo cominciato a registrarci ma sempre in maniera molto inconsapevole. Giusto per il gusto di suonare.

Quando avete deciso di registrare il disco siete arrivati con i brani gia’ pronti?
Sì, lo abbiamo deciso circa una settimana prima. Avevamo già tutto pronto e abbiamo registrato in presa diretta per mantenere fede alla nostra natura sperimentale.

Che tipo di sound volevamo ottenere?
Il sound secondo me ha preso forma durante le lunghe sessioni di prova dei pezzi e non in studio. Siamo arrivati che avevamo già un certo suono. Non ci siamo posti problemi in merito. Sull’album senti quello che siamo.

Come hai conosciuto Luca e Nico?
Con Nico ci conosciamo da tempo. Frequentiamo da tanti anni la scena musicale di Bergamo. Luca l’ho incontrato la prima volta quattro anni fa in pub del paese in cui vivo, assieme alla ragazza dell’epoca. Da allora ci siamo visti qua e la’ poi, due anni fa al Bloom di Mezzago, ci siamo trovati alla sonorizzazione di un film in bianco e nero e mi ha chiesto il numero di telefono per organizzare qualche jam. Alla fine mi ha chiamato dopo sei mesi e così è nato tutto.

Attualmente siete in tour per promuovere l'album..
Abbiamo appena suonato a Bologna, Roma, Napoli e Milano. Oggi siamo in viaggio per Torino e ci aspettano città come Perugia, Brescia, Treviso, Pistoia e Firenze.

Dopo queste date il progetto continuerà ad esistere o la corsa è destinata a finire?
Visto come sono nati gli Animatronic, potrebbe succedere qualsiasi cosa. Abbiamo però già composto qualche nuovo pezzo.

C’è un pezzo chiave di ‘REC’?
Personalmente adoro suonare ‘Crossing’ e ‘DCP’.

Nella recensione ho scritto che siete piu’ post-rock di tante band che copiano Mogwai e Sigur Rós perché siete riusciti ad andare oltre la dimensione classica del rock..
Questo perché mentre componevamo non ci ispiravamo a nessuno. Magari uscivano le nostre influenze, come è normale che sia, ma nel modo piu’ involontario possibile. In quei frangenti eravamo in un altro mondo.

So che sei autodidatta. Consigli ai giovani musicisti questo tipo di percorso?
Credo sia giusto cominciare da autodidatta, prendere delle lezioni per abbreviare i tempi ma poi tornare a studiare per conto proprio. Questo per ampliare i propri orizzonti e non rimanere chiusi in alcun metodo.

La copertina mi ha ricordato quella di ‘83705CH1’.
Luca ci ha parlato di quel disco. La copertina è nata da un collage di immagini raccolte in un suo quaderno che poi ha elaborato assieme ad un grafico. Quello che ci rappresenta di piu’ è però il logo con l’astronave che trovi all’interno del disco.

Attualmente sei impegnato con altri progetti?
Oltre a suonare con Giancarlo Onorato e Tita, una cantautrice di Bergamo, ho un progetto personale con brani strumentali e cantati. È molto differente dagli Animatronic, piu’ melodico e legato al cantautorato ma sempre con la chitarra in bella evidenza.

Ci sono altre band uscite per La Tempesta che vi piacciono?
Sicuramente i Jennifer Gentle.

Magari organizzerete qualche data con loro o con i Verderna, che ci auguriamo tornino presto nei negozi con un nuovo album..
Con i Jennifer Gentle potrebbe succedere mentre con i Verdena non credo. Non avrebbe molto senso visto che Luca dovrebbe suonare con entrambe le band.

(parole di Luca “Worm” Terzi)

Animatronic
From Italia

Discography
REC - 2019