-Core
La Governante
Italia
Pubblicato il 10/07/2019 da Lorenzo Becciani

New-post-qualcosa è bellissimo. Di cosa si tratta?
È uscito fuori dalle varie recensioni ricevute che ci collocavano in variegati generi musicali ma sempre partendo da una base newave e post rock

Qual è la governante più sexy che avete mai visto finora? Magari in qualche film.
Probabilmente quella del regista giapponese Im Sang-soo “The Housemaid”.

Nella vostra biografia si parla di beat generation, new wave, pop e cinema d’autore. Al di là di generi e definizioni, quali sono le vostre influenze principali in termini di musica e arte?
Ognuno di noi si nutre di arte in maniera diversa. C’è chi si appassiona più al cinema, chi alla pittura, alla fotografia o a restaurare vecchie “graziella”. È inevitabile che poi tutto questo finisca dentro una canzone. Parlando di musica ci sono piaciuti molto gli ultimi lavori di Charlotte Gainsbourg, Sleep Party People, Balthazar ma anche parecchia roba italiana come ad esempio Giorgio Poi e Canarie.

L’artwork di ‘Italian Beauty’ è splendido. Che significato nasconde?
Grazie. Seguiamo da tempo i lavori di Conrad Roset ci è piaciuta l’idea di rappresentare la donna in tutta la sua bellezza comprese le parti più nascosta ma senza cadere nella volgarità. È poi c’è quel richiamo non troppo palese alla copertina del film di Sem Mendes “American Beauty”.

Cosa volevate cambiare o migliorare dopo ‘La Nouvelle Stupèfìante’?
Un po’ tutto nonostante fosse piaciuto molto. Ma credo che le caratteristiche principali siano rimaste fortunatamente.

Vi siete posti degli obiettivi specifici in termini di produzione e mixaggio?
Inizialmente avevamo degli obbiettivi molto divergenti fra di noi ed è stato un processo lungo e complicato.

Qual è stato il momento più difficile?
Ci sono stati diversi momenti difficili, molti mix sono stati azzerati e rifatti più volte, questo è servito per arrivare a chiudere un lavoro di cui ne siamo tutti convinti, anche se è costato molto in termini di tempo e sacrifici.

E quello più eccitante delle registrazioni?
Probabilmente quando Michele Musarra, che ha prodotto l’album, sfiancato dalle nostre divergenze voleva buttarci fuori dallo studio.

Di cosa parlano ‘Sopra La Città’ e ‘In Un Palmo Di Mano’?
“Sopra la città” parla di un amore impossibile e di un adolescenza ormai perduta e proiettata verso un amore più maturo. Mentre “In un palmo di mano” è la riflessione sul significato della vita lungo una notte notte a base di nero d’Avola.

Com’è nata la collaborazione con The Niro?
Sin dai primi provini del brano “La Belle Epoque” avevamo inserito un sample di chitarra classica che suonava molto alla The Niro. Quindi quando è stato il momento di registrarlo definitivamente abbiamo provato a chiedergli di suonare quella parte di chitarra e di cantarlo. Davide è stato sin da subito disponibile e ne è venuta fuori questa bella collaborazione.

I riferimenti a ‘American Beauty’ e ‘The Dreamers’ sono palesi. La vostra “bellezza italiana” è più vicina a Thora Birch o Eva Green?
Non saprei ma è veramente difficile allontanare dalla testa la scena della Venere di Milo di Eva Green.

Qual è stato finora il vostro concerto più bello?
Probabilmente quello al Teatro Coppola a Catania, qualche anno fa insieme ai LeadToGold. Ma giovedì prossimo torneremo allo ZooTv MusicHall di Brucoli (Sr) e chi lo sa…


La Governante
From Italia

Discography
La Nouvelle Stupèfìante 2015
Italian Beauty 2019