-Core
Auri
Finlandia
Pubblicato il 07/05/2018 da Lorenzo Becciani

Come è nata l'idea del progetto?
L'origine degli Auri risale ad otto anni fa quando Tuomas ha conosciuto Johanna. Lei è molto famosa in Finlandia e fin dall'inizio volevamo scrivere delle canzoni per la sua magnifica voce. Gli impegni con i Nightwish non ci avevano mai permesso di concludere niente finché lei mi ha chiesto di produrre il suo album. Ci sono state delle divergenze artistiche con la sua etichetta ma poi abbiamo trovato il tempo per collaborare. Quando è finito il tour promozionale di 'Endless Forms Most Beautiful' tutte le idee che avevamo sono diventate realtà.

Cosa rende speciale la voce di Johanna?
La sua unicità. É molto diversa dalle potenti grida amazzoniche di Floor Jensen, è reterea, pare che provenga dalla foresta o da un'altra parte del mondo. All'estero non è ancora conosciuta e questo disco potrebbe essere l'outlet giusto per promuoverla fuori dalla Finlandia. La direzione che hanno preso le canzoni grazie a lei ci ha eccitato fin dall'inizio.

Cosa ha ispirato il concept?
Le prime idee sono nate dai libri di Patrick Rothfuss ma una grande fonte di ispirazione è stata pure l'ambientazione che abbiamo trovato sulle spiagge della Cornovaglia al momento di scattare le foto per l'artwork. Ci siamo fatti trascinare da quelle ambientazioni fantastiche.

In copertina c'è solo il logo quasi come se il significato delle  canzoni contasse più di qualunque immagine..
É un'ottima osservazione. Sappiamo che la stampa parlerà degli Auri come di un progetto parallelo ma in realtà siamo piuttosto ambiziosi.

Come vi collocate nell'industria musicale di oggi?
A parte il fatto che usciamo per Nuclear Blast, un'etichetta con cui grazie ai Nightwish abbiamo consolidato i rapporti nel corso degli anni, ci tengo a sottolineare che Auri non vuole essere un veicolo per il successo. Cerchiamo una connessione con l'ascoltatore, trasmettendo l'amore per la vita e un senso di avventura quasi estremo. Non ci interessa quante copie venderemo.

State organizzando il tour promozionale?
Al momento non siamo in grado di andare in tour. Abbiamo troppi impegni con i Nightwish. In realtà abbiamo tutto fissato per almeno tre anni quindi l'idea è quella di pubblicare un altro album e poi cercare di portare il progetto dal vivo con maggiore materiale a disposizione.

Dal punto di vista dello stile ci sono degli elementi comuni ai Nightwish ma anche influenze di tipo differente..
La musica è il riflesso di tre musicisti con un background diverso. Abbiamo lasciato che le canzoni nascessero senza alcun limite, piene di colori e malinconiche. 'Desert Flower' e 'Night 13' per esempio sono pezzi molto lontani da loro eppure trovo che siano entrambi un ottimo modo di avvicinarsi agli Auri.

Qual è stato il momento più eccitante in studio?
Senza dubbio il mixaggio. In quel momento tutti i layers che avevamo inserito nelle canzoni sono emersi e potere lavorare nei Real World Studios di Peter Gabriel, con una strumentazione sensazionale, ci ha regalato emozioni uniche. Sono stati sei mesi di lavoro senza sosta ma adesso che il disco è nei negozi siamo felici del risultato e credo che questo si deva molto al livello di intimità che si è venuto a creare tra di noi in studio.

Quali sono i vostri piani adesso?
Nel momento esatto in cui abbiamo terminato il disco degli Auri ci siamo confrontati con Tuomas ed entrambi eravamo entusiasti all'idea di comporre il successore di 'Endless Forms Most Beautiful'.  Se tutto andrà come nei piani dovrebbe essere pronto per i primi mesi del 2020 ma prima dovremo portare a termine un altro lungo tour.

(parole di Troy Donockley)

Auri
From Finlandia

Discography
Auri (2018)
II: Those We Don’t Speak Of (2021)