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TID
Svezia
Pubblicato il 30/09/2016 da Irene Tempestini

La vita è fatta di sorprese, attese, incontri e così può capitare di riuscire a volare nella bella Stoccolma e programmare un’intervista con un musicista, grafico, video maker al quale non aspettiamo altro che di porre le tante domande che ci passano per la testa, carpirne i segreti creativi e apprezzarne l’indole artistica.  Lui è Claudio Marino, svedese di origini italiane (il padre è siciliano di Catania, ndr); ci diamo appuntamento fuori dalla metro di Slussen, direzione Götgatan, per parlare di lui e di 'Fix Idè', l’ultimo album dei TID, la band di Linköping, città da cui provengono anche i più noti Ghost. L’approccio è subito confidenziale, perché il caso ha voluto che i tratti di chi scrive siano molto più nordici dei suoi tipicamente mediterranei, e che la sua figura quel giorno spiccasse tra il biondo svedese imperante, compreso il mio; inevitabile un immediato sorriso compiaciuto da parte di entrambi, sorriso che avrebbe sciolto anche un iceberg e che ci ha portati di lì a pochi minuti in uno dei tipici caffè della capitale per una lunga chiacchierata.

Sei mai stato in Italia?
Oh sì molte volte! L’ultimo viaggio in Sicilia risale al 1999, ma ho visitato anche Firenze e Milano e dieci anni fa ho vissuto a Roma per sei mesi circa. Mio padre è di Catania e in Italia ci sono le mie radici e parte della mia famiglia, quindi non posso non amare quella terra e tutto il bello che offre.

Quando è nata la passione per la grafica, la musica e il cinema?
Fin da quando ero bambino ho iniziato ad appassionarmi al mondo della grafica e per quindici anni è stato quello il mio unico lavoro. Stessa passione praticamente da sempre per la musica e il cinema; negli anni novanta ricordo di aver partecipato a tantissimi concerti, mentre con il cinema ho iniziato da piccolino riprendendo con la telecamera mio fratello minore.

Qual è stato il tuo primo lavoro importante che ricordi in tutti e tre i settori?
Sinceramente così su due piedi non saprei, anche perché ho iniziato molto presto; di sicuro musicalmente parlando gli album dei TID sono il passato e il presente più bello e che più mi appaga, anche perché non ci sono scadenze da rispettare per soddisfare nessun committente, quindi posso lavorare in tutta tranquillità seguendo solo quello che mi suggerisce il mio estro creativo.

I tuoi lavori grafici sono molto belli e suggestivi e riflettono una dimensione cosmica e ancestrale con tratti riflessivi e profondamente introspettivi. A me personalmente ricordano da vicino il Surrealismo di Magritte e De Chirico, ma te da chi e cosa trai ispirazione?
Mi ispiro soprattutto al cinema, ai libri e anche ai fumetti. In particolare devo molto a mostri sacri quali Alejandro Jodorowsky, Stanley Kubrick, Werner Herzog. Graficamente parlando sono più incline all’arte contemporanea e non molto ai pittori del passato.

Quali sono i luoghi che preferisci di Stoccolma e della Svezia in generale e dai quali trai ispirazione?
Ho vissuto per dieci anni qui a Stoccolma perché ero stufo di vivere a Linköping dove non trovavo nessun tipo di stimolo. Stoccolma è una città viva, piena di cose interessanti da fare, di locali che propongono band emergenti. La musica qui ha un ruolo fondamentale. Poi però sono tornato ad amare la tranquillità e la natura e negli ultimi anni ho imparato ad immergermi in essa e lasciarmi ispirare. Sono stato due volte nell’estremo nord della Svezia nell’ultimo anno e  al Circolo Polare, dove la natura è uno spettacolo meraviglioso.

Parlaci della tua attività come video maker..
Come ti dicevo ho iniziato da bambino riprendendo mio fratello. Ad un certo punto della mia vita, dopo quindici anni consecutivi passati a fare solo il grafico , ho iniziato ad annoiarmi e a non trovare più stimoli in quello che facevo. Oltretutto fare il grafico non pagava nemmeno molto in termini strettamente monetari, quindi ho cominciato a pensare a come potevo incrementare gli introiti e al contempo assecondare la mia creatività, così ho deciso di intraprendere la carriera cinematografica come regista e video maker. Di cose ne ho fatte, come ad esempio la trilogia The Blood And The Spirit, di cui sono molto fiero e che ha riscosso un grande successo.

Il tuo dirompente bisogno di evolverti è evidente anche graficamente nel logo dei TID, che modifichi prima dell’uscita di ogni album ovvero ogni cinque anni.
Per me e per gli altri componenti della band è fondamentale che il logo, come la nostra musica, sia qualcosa di vivo e quindi in costante mutazione. Già vedendo il logo chiunque può capire se si tratta di un album più o meno vecchio. Non so se parlare di concept sia corretto, però alla base del nostro logo e della sua evoluzione c’è sempre il tema del passato e del futuro, in cui geroglifici antichi e simboli alieni convivono. Al suo interno la x e la y rappresentano il piano cartesiano con le tre dimensioni, mentre il cerchio che racchiude il tutto non è altro che la quarta dimensione, ovvero il tempo.

Tempo è anche il significato di TID in svedese e il termine è contenuto nelle tre parole inglesi derivate dalle prime iniziali del nome della band, Time Is Divine. Ma cosa rappresenta per te il tempo? Lo percepisci come un aspetto positivo o negativo della vita? Ne hai timore?
Oh no, a me piace vivere il momento attuale, essere qui in questo preciso momento  e in questo tempo. Fa parte dell’esistenza, ne è una delle sue dimensioni, forse la più complicata da capire e spiegare. Aggiungerla al nostro logo era inevitabile per progredire.

Parlaci della scena musicale svedese attuale..
Penso sia fantastica! E non è più solo metal o black metal, quest’ultimo il genere che più ci rappresenta nel mondo; stanno nascendo interessanti contaminazioni tra generi diversi e ci sono ottimi produttori che stanno facendo un grande lavoro da cui prendono vita cose davvero interessanti anche nel pop, nel rock e nell’elettronica.

Che musica ascolti? Puoi farci anche dei nomi?
Rispetto al passato ascolto molto meno metal ma ci sono alcune band di cui non riesco proprio a fare a meno, ad esempio The New Roses, Tool ed i Watain del mio amico Erik Danielsson. Col tempo mi sono appassionato sempre più all’elettronica, alle colonne sonore  dei film e anche alla classica.
Parliamo dell’ultimo incredibile album dei TID dal titolo 'Fix Idè'. Perché la scelta di 'Dumethens Gudina' come primo singolo che secondo me non è il migliore?
Nemmeno secondo me lo è (sorride, ndr)e non spicca certo sugli altri, ma è proprio quello che volevamo. Non abbiamo paura del giudizio di nessuno, quindi il primo singolo è una sorta di sfida della serie non vi piace, non lo capite, bene allora non proseguite nell’ascolto dell’album e non continuate ad ascoltare la nostra musica. Nessun problema per noi.

Quindi sei d’accordo con me che non è il miglior brano dell’album. Se ti dicessi che per me il migliore è 'Aurora Surrealis'?
Ti risponderei che hai un gran bel gusto e un grande orecchio! (ride ancora, ndr) e che oltre a questo brano, il più bello per me è 'Demimond'.

Di 'Aurora Surrealis' hai diretto e interpretato il videoclip. So che ci tieni molto, sei soddisfatto del risultato ottenuto?
E’ vero tengo moltissimo a questo video e ho impiegato un anno intero per terminarlo. In esso ho voluto inserire elementi psichedelici che si riferissero al presente e al passato.  Tutto è registrato in digitale e poi trasferito su VHS riprodotte in venti copie. Non contento ho ulteriormente ritrasferito quanto ottenuto su digitale. Lo so è un po’ complicato, ma volevo ricreare quello che vedevo e amavo quando ero piccolo; ovviamente non ho fatto più di venti copie perché la qualità di copia in copia diminuisce e alla fine non si sarebbe visto più niente.  Le venti videocassette saranno vendute, quindi pochi fortunati potranno aggiungerle alla propria videoteca.

Perché hai scelto di cantare in svedese e non in inglese?
Sicuramente cantare nella propria lingua aiuta a esprimersi in modo più sincero e diretto; è anche vero che personalmente non avrei mai amato il metal come l’ho amato se non avessi letto e capito il testo delle canzoni. I nostri fans non svedesi al momento stanno percependo i nostri testi come se fossero uno strumento che suona bene, ma in tanti già ci scrivono email chiedendo di pubblicare le traduzioni in inglese. Credo proprio che presto ci adopereremo per farlo.

C’è un genere musicale che odi?
Sì odio profondamente l’hip hop, non riesco in alcun modo ad ascoltarlo, come non riesco ad ascoltare niente di tutto quello che propongono le radio.
Ho cercato in lungo e largo le copie fisiche dei primi due album ma senza successo. Puoi aiutarci a trovarli? Dove si possono comprare?
'Fix Idè' uscirà in vinile e cd, mentre gli altri sono solo in digitale. Stiamo però pensando di far uscire un vinyl box o un vinyl/cd box per gli album precedenti ma ancora non so dirti se lo faremo per uno solo o per entrambi.

Vanti collaborazioni con artisti importanti, su tutti i Ghost, una delle migliori metal band del mondo. Per loro hai realizzato il sito web, gli artwork e diversi lyric video. Come nasce questo fervido e duraturo rapporto?
Con i Ghost siamo amici da tanti anni. Mi hanno chiesto di collaborare fin dagli esordi della loro carriera e per me è stato naturale dire di sì. Quello con loro non lo ritengo un impegno lavorativo ma un enorme piacere.

Ogni album dei TID è un mondo a sé rispetto agli altri. Come mai sentite il bisogno costante di cambiare, talvolta anche radicalmente, il vostro sound?
Fuggiamo dalla noia! Fare le stesse cose e ripetere se stessi credo sia deleterio e insostenibile alla lunga. Noi vogliamo evolverci, fare altro, e fortunatamente non dobbiamo subire imposizioni da nessuno quindi viviamo la fase creativa come qualcosa di assolutamente positivo e soprattutto libero da vincoli. Inoltre c’è un cambiamento naturale insito nel trascorrere del tempo ed è normale che rispetto all’album precedente, uscito cinque anni fa, siamo diversi come musicisti e come persone.

Non avete paura di perdere seguito così facendo?
Assolutamente no, anzi non ci importa niente di chi resta e chi va. Se piace quello che facciamo ci seguano, in caso contrario possono ascoltare altro. Noi facciamo solo ciò che ci piace e lo facciamo per passione e non per lavoro.

Come promuovi il tuo lavoro e quello della band?
Riguardo il lavoro come Claudio Marino in tutto quello che faccio aggiungo nome e cognome e i link al mio sito web e profili social. Purtroppo però non sono molto bravo a vendere me stesso e il mio lavoro, non ho problemi a parlare di un mio progetto se mi invitano a farlo davanti ad una platea, ma se devo essere il promoter di me stesso alla stregua di uno spot non riesco. Vendere se stessi secondo me è la cosa più difficile che ci possa essere.

Avete già in programma un tour promozionale per 'Fix Idè'?
Ne stiamo parlando ma non credo che faremo un lungo tour; preferiamo magari scegliere alcuni Paesi dove sappiamo di avere più seguito, esibirci anche in piccoli teatri con la quinta se possibile, e già cinque città europee sarebbero più che sufficienti. Tra queste ovviamente vorremmo ci fosse anche l’Italia che ci dicono, e tu ce lo confermi vendendo ad intervistarmi, inizi ad apprezzare molto la nostra musica.

TID
From Svezia

Discography
Bortom Inom 2007
Giv Akt 2010
Fix Idé 2016