-Core
The 69 Eyes
Finlandia
Pubblicato il 16/04/2016 da Lorenzo Becciani

Prima di tutto vorrei sapere come giudichi 'Back In Blood' e 'X' adesso che 'Universal Monsters' sta per arrivare nei negozi..
Fanno parte della mia vita e naturalmente ricoprono un ruolo importante. Fino a qualche anno fa i 69 Eyes andavano fortissimo, uscivamo per una major, avevamo un manager internazionale e suonavamo in tutto il mondo. Siamo stati in tour con band come Within Tempation con cui non avevamo molto a che fare ma semplicemente perché faceva parte del gioco. In Finlandia eravamo mainstream, raggiungevamo il disco d'oro e platino e i nostri singoli stazionavano sulle emittenti radio più seguite. Ci siamo formati alla fine degli anni ottanta e dopo due decenni andare a registrare un album a Hollywood è stato come realizzare un sogno. Poi ci siamo accorti che tutto quello che usciva alla radio proveniva dalla Svezia. Improvvisamente tutti i migliori compositori e produttori pop eravano svedesi e quindi abbiamo deciso di registrare 'X' dove ad inizio carriera avevamo suonato ancora prima di girare il nostro paese in lungo ed in largo. E' stata una sfida e abbiamo pensato di scrivere canzoni più crossover rispetto al passato. Quell'album è ancora fresco e l'accoglienza del pubblico è stata eccezionale tanto che siamo stati costretti ad aggiungere un altro paio di estratti nella setlist. Una volta terminato il tour ci siamo rivolti ai nostri fans sui social network ed abbiamo capito che avevano ancora voglia di nuova musica. Senza fare nomi ci sono altre band finlandesi che invece sono costrette a suonare sempre vecchie canzoni. In questo devo dire che siamo molto fortunati. Chi ha qualche anno in più si ricorda di quando i dischi vendevano ancora. C'erano negozi di dischi non solo qui in Finlandia. Adesso sono scomparsi quasi tutti, non abbiamo più una major alle spalle e siamo i manager di noi stessi ma posso dirti che siamo totalmente a nostro agio. Suoniamo con chi ci piace e non ci dobbiamo preoccupare di quello che passano o meno le radio. Stiamo bene nel nostro mondo costruito su Ramones, fumetti e rock n' roll e per ricordare alla gente che sta uscendo un nuovo album suoniamo nei piccoli club e ci serviamo dei social network.

Come è nato il titolo 'Universal Monsters'?
E' nato da uno scherzo con Timo Timo. Ci siamo chiesti cosa sarebbe successo se qualcuno di noi fosse morto e la sua risposta è stata che saremmo comunque andati in tour con un cadavere in una teca di vetro sul palco in modo che fosse sempre con noi. Inoltre ho visitato un'esibizione a Austin con decine di statue di cera ispirate alle icone del cinema horror.

L'album inizia con un richiamo a Federico Fellini. Come è nata la fascinazione per il celebre regista italiano?
Tutto è nato in un weekend d'estate trascorso a Roma. Era mezzogiorno e le campane del Vaticano hanno cominciato a suonare. Le ho registrate in diretta infatti puoi sentire anche qualche rumore di motorino che passava in quell'istante. Di recente il mio regista preferito è Paolo Sorrentino; La Grande Bellezza mi è piaciuto moltissimo e nella sua opera ci sono ampi riferimenti a Fellini, Antonioni e Bertolucci. Il titolo del brano sarebbe dovuto essere 'Dolce Vita Baby' poi però suonava meglio 'Dolce Vita' e ho deciso di cambiarlo. E' il nostro secondo singolo ed è costruito su un riff alla Metallica. “Buongiorno Rome, buonanotte Bangkok, only lovers survive girl, your drugs your lips..”

Il primo singolo è 'Jet Fighter Plane'..
In questo caso la scelta è stata facile perché avevamo già pronto il pezzo da tempo. Il testo si addice alle poche radio che sono rimaste e anche le idee per il video erano già state discusse.

Poi abbiamo lo splendido tributo a Stiv Bators e Johnny Thunders. Pensi che ci saranno mai altri musicisti come loro?
Sei il primo giornalista che me lo chiede. Ho fatto diverse interviste e molti colleghi non sapevano nemmeno a chi fosse dedicato il pezzo. Erano ribelli e unici. Dead Boys e New York Dolls sono tra le mie band preferite di sempre come The Stooges. Mi chiedo cosa faremo adesso che tutte queste icone non ci sono più. Pensa quando è morto David Bowie. Tutti sono rimasti shockati.

Cosa puoi dirmi invece di 'Shallow Graves'?
Tutto è nato dallo show che Alice Cooper ha tenuto a Helsinki la scorsa estate. Ho un sacco di amici nella sua band come i chitarristi Ryan Roxie e Tommy Henriksen e il batterista Glen Sobel. Credo che la band di Alice Cooper attualmente sia una delle migliori rock n' roll band del pianeta. Il concerto è stato fantastico e quando siamo tornati a casa abbiamo deciso di scrivere un pezzo su un riff alla Alice Cooper. Il verso “Hey, Mr. Rabbit, where are you running?” viene dal fatto che mentre camminavo, ascoltando il demo, mi è davvero passato davanti un coniglio. Come puoi capire quindi in 'Universal Monsters' non c'è soltanto punk di fine anni settanta e riferimenti a Bela Lugosi.

Hai mai visitato Gerusalemme? Come è nata l'ispirazione per un pezzo legato ad un luogo tanto spirituale?
Il pezzo è costruito su uno strano beat che ho registrato su un demo. Gerusalemme è il luogo più spirituale che esista. Lo è anche il Vaticano naturalmente ma lì si parla di incroci di almeno tre religioni diverse. Tutto quello che accade a Gerusalemme riflette quello che succede fuori da millenni. Quando sono tornato da Gerusalemme ho avuto l'impulso di scrivere il testo che rappresenta una dimensione totalmente nuova per la band. Tra l'altro 'Kingdom Of Heaven' di Ridley Scott è uno dei miei film preferiti e quando ho scritto il testo ho pensato al film ed è stato come se mi fossi calato nei panni di Jim Morrison e stessi scrivendo una cartolina.

Avete lavorato di nuovo con Johnny Lee Michaels che ha prodotto album come 'Blessed Be' e 'Paris Kills'..
Ne abbiamo discusso a lungo e siamo giunti alla conclusione che in circolazione ci sono poche persone che sanno fare veramente rock n' roll. Ai tempi passò dal lavorare con gli H.I.M. ad essere un membro aggiuntivo della band. Inoltre la mia voce è sempre migliore con gli anni e la uso in modi diversi da allora. E' stata quindi una sfida per entrambi. Il suo studio è costruito in una cantina a casa sua e quindi non ha orari come buona parte degli studi professionali. Questo ci ha dato modo di prenderci i nostri tempi e concentrarci meglio sui brani. Da cinque anni sono in grado di registrare a casa dei demo e così ho potuto lavorare in solitudine su liriche e parti vocali. Ogni canzone è stata speciale da registrare. 'Jerusalem' su tutte per il motivo di cui ti parlavo prima.

E' una persona molto esigente nel suo lavoro?
Durante le registrazioni ho visto il documentario 'The Agony And The Ecstasy Of Phil Spector' e il modo con cui portava al limite le band, stressandole per ore e facendole registrare per centinaia di volte le stesse canzoni mi ha ricordato come mi trattava durante la registrazione di 'Brandon Lee'. Erano le cinque del mattino e non ne potevo più quindi gli ho detto di smettere e lui ha risposto che quello era il momento giusto per registrare il singolo. E così è stato. Adesso invece posso prepararmi meglio e quindi è tutto più semplice. E' tutta questione di magia comunque.

Ripeterete l'esperienza dei fumetti?
Pensa che quando è uscito il nostro primo album in vinile l'edizione era accompagnata da un fumetto. Poi ho conosciuto questi ragazzi americani che hanno portato avanti un progetto splendido e scritto una storia adatta alla band. Il risultato è stato ottimo soprattutto perché vi hanno partecipato artisti diversi, il feedback è stato eccellente e quindi mi auguro che ripeteremo l'esperienza in futuro. Con loro abbiamo una visione molto simile su cultura pop e rock.

(parole di Jyrki 69)

The 69 Eyes
From Finlandia

Discography
Bump 'n' Grind (1992)
Motor City Resurrection (1994)
Savage Garden (1995)
Wrap Your Troubles in Dreams (1997)
Wasting the Dawn (1999)
Blessed Be (2000)
Paris Kills (2002)
Devils (2004)
Angels (2007)
Back in Blood (2009)
X (2012)
Universal Monsters (2016)
West End (2019)
Death Of Darkness (2023)