-Core
In Droves
Black Map
Long Branch Records
Pubblicato il 02/03/2017 da Lorenzo Becciani
Songs
1. Transit I
2. Run Rabbit Run
3. Foxglove
4. Ruin
5. Heavy Waves
6. Dead Ringer
7. Octavia
8. Transit II
9. No Color
10. Indoor Kid
11. White Fence
12. Just My Luck
13. Cash For The Fears
14. Transit III
15. Coma Phase
Songs
1. Transit I
2. Run Rabbit Run
3. Foxglove
4. Ruin
5. Heavy Waves
6. Dead Ringer
7. Octavia
8. Transit II
9. No Color
10. Indoor Kid
11. White Fence
12. Just My Luck
13. Cash For The Fears
14. Transit III
15. Coma Phase

Ritengo che definire i californiani come post-hardcore sia limitante e offensivo. I loro bassi sono giganteschi e citano a più riprese i Tool, i membri sono tutti famosi per altri progetti e in generale il trio non ha quasi niente di classificabile in modo spiccio. In formazione troviamo Mark Engles, chitarrista dei Dredg (che mi auguro tornino presto in studio di registrazione per regalarci il successore di ‘Chuckles And Mr.Squeezy’), Chris Robyn, drummer dei Far, e Ben Flanagan dei The Trophy Fire. Quest’ultimo con una voce in bilico tra Maynard James Keenan e Pete Loeffler dei Chevelle caratterizza non poco l’album, registrato a Oakland con Aaron Hellam, ma quello che colpisce di più, soprattutto rispetto all’esordio ‘...And We Explode’, è come i Black Map siano riusciti a costruire una scaletta senza mai ripetersi. ‘Foxglove’ e ‘Heavy Waves’ sono eccellenti esempi della loro duttilità, i riff non sono mai banali e alcune soluzioni melodiche stupiscono. Non pensate a niente di così commerciale ma ‘Run Rabbit Run’ e ‘Dead Ringer’ si fissano facilmente in testa e la seconda parte di album è ricca di sorprese. In tal senso ‘Indoor Kid’, ‘White Fence’ e ‘Cash For The Fears’ sono destinate a illuminare le prossime esibizioni live.  

Black Map
From USA

Discography
...And We Explode (2014)
In Droves (2017)