Passano gli anni, si susseguono i full lenght, eppure i finlandesi restano un gruppo noioso e ben poco stimolante. La giunonica Noora Louhimo si sforza di trasmettere energia alla scaletta, evocando a più riprese il mito di Doro Pesch, ma la base è troppo debole per potere reggere a lungo. Alla resa dei conti ‘Bringer Of Pain’ compie la fine del suo predecessore, ‘Unholy Savior’, ovvero parte forte, ‘Straight To The Heart’ e la title track, per poi adagiarsi su un songwriting ripetitivo e condizionato da eccessivi compromessi. Alla seconda chitarra, al fianco del fondatore Juuso Soinio, troviamo adesso Joona Björkroth dei For The Imperium e questo potrebbe essere un buon innesto dal vivo. In studio però non si è creata la magia, le tastiere di Janne Björkroth non riescono ad essere quasi mai decisive e la sensazione è quella di una line-up che non ha trovato ancora la sua identità. Chi è cresciuto con Manowar e W.A.S.P. potrebbe ritenerli divertenti ma non saranno certo tracce banali come ‘King For A Day’, ‘We Will Fight’ e ‘Far From Heaven’ a dare ai Battle Beast la celebrità che cercano nonostante il supporto dell'etichetta.