I pistoiesi citano i Foo Fighters e più precisamente ‘The Colour And The Shape’ lasciando intendere fin dal nome che il loro genere è un alternative rock dalle robuste influenze grunge. In realtà agli esordi il gruppo guidato dal cantante e chitarrista Iacopo Ferrari si muoveva su coordinate punk ma adesso che la line-up si è stabilizzata i riferimenti a Pearl Jam e Soundgarden sono evidenti. La capacità di conciliare sonorità cupe e rabbiose con cadenze blues mi ha riportato alla mente i Kuirino, provenienti più o meno dalla stessa zona, ma le tracce di ‘Alone’ possiedono un piglio decisamente più moderno e semmai legato agli anni novanta più che agli anni settanta. In ogni caso la scaletta scorre in maniera piacevole, le dinamiche sono ben strutturate e la registrazione è abbastanza buona. ‘Without Chains’ e ‘Danny Boy’ sono episodi che meriterebbero un riscontro a livello più ampio e che dal vivo potrebbero addirittura crescere. Più varia la seconda parte dell’album con un pezzo dal sapore country come ‘Dance Of The Witch’ e le atmosfere dilatate e psichedeliche di ‘The One’, poste in chiusura. Negli ultimi tempi la scena musicale pistoiese sta crescendo a vista d’occhio. King Of The Opera, The Trick, BetterPlace, The Fooots, eoslab sono solo alcuni nomi di cui vi abbiamo parlato di recente ed ai quali si aggiungono di diritto gli ottimi Monkey Ranch.