Una copertina ipnotica e liriche in italiano mai banali. Così si presentano i vicentini che danno alle stampe dodici tracce di stoner rock flessibile e ricco di spunti melodici interessanti. Il singolo 'Danza Di Corteggiamento' è un ottimo modo di vendersi al pubblico ma anche 'Vergine Ivrea' e 'Bianca Ombra' sono pezzi che dimostrano come i Virgo possiedano qualcosa in più rispetto alla media dei gruppi dell'underground italiano. E' chiaro che, per uscire da quelle strette cerchia, dovranno darsi da fare, soprattutto dal vivo, ma le potenzialità di fare bene ci sono tutte. Rispetto all'autoproduzione di esordio, 'L'Appuntamento', i suoni sono migliorati più che altro per quanto concerne la sezione ritmica. Il basso è costantemente in primo piano nel tessuto strumentale e la batteria viene esaltata dal mixaggio organico di Andrea Rigoni. Il guitar work è debitore nei confronti degli anni novanta, la voce spicca per personalità ed è palese che qualcosa di Bachi Da Pietra e Marlene Kuntz la band l'abbia ascoltato ('Aspirare' e 'Nel Fondo Della Segreta Ossessione'). In chiusura 'Trasparenze' apre ad un futuro ricco di sorprese.