I tedeschi danno alle stampe il loro album più completo dimostrando di meritare l’attenzione ricevuta negli ultimi anni a discapito di una proposta di complessa lettura e assimilazione. La formula è sempre la medesima ovvero un pagan black metal carico di misticismo con derive doom che rendono ancora più epiche le atmosfere. In questo senso la conclusiva ‘The Hiebner Prophecy’ appare l’esempio perfetto di come Skald Draugir e Alsvartr siano capaci di inserire più elementi nelle loro trame strumentali senza per questo perdere in efficacia o diventare contorti. La title track è chiamata ad introdurre l’ascoltatore nei meandri di un suono epico e viscido e l’apice viene raggiunto in concomitanza di ‘Totentanz’ e ‘Die Kirch Ist Umbgekehret’ che preannuncia la suddetta chiusura e di conseguenza la definitiva affermazione di una visione insalubre e maligna. Da episodi come ‘Devils Devils Everywhere!’ si evince invece il desiderio di spingersi un po’ oltre e magari in futuro assisteremo ad un cambiamento radicale. Qualora non succedesse ‘Niederkunfft’ è la perfetta colonna sonora per le vostre nottate insonni trascorse a riflettere sulle domande esistenziali.