-Core
Live At The Music Hall
Phosphorescent
Dead Oceans
Pubblicato il 13/06/2015 da Lorenzo Becciani
Songs
1. Sun Arise! (An Invocation, An Introduction)
2. A New Anhedonia
3. Terror In The Canyons (The Wounded Master)
4. The Quotidian Beasts
5. Tell Me Baby (Have You Had Enough)
6. Nothing Was Stolen (Love Me Foolishly)
7. Dead Heart
8. Down To Go
9. Song For Zula
10. Ride On / Right ON
11. A Picture of Our Torn Up Praise (Solo)
12. Muchacho’s Tune (Solo)
13. Wolves (Solo)
14. Joe Tex, These Taming Blues
15. Los Angeles
16. A Picture Of Our Torn Up Praise
17. South (Of America)
18. Wolves
19. At Death, A Proclamation
Songs
1. Sun Arise! (An Invocation, An Introduction)
2. A New Anhedonia
3. Terror In The Canyons (The Wounded Master)
4. The Quotidian Beasts
5. Tell Me Baby (Have You Had Enough)
6. Nothing Was Stolen (Love Me Foolishly)
7. Dead Heart
8. Down To Go
9. Song For Zula
10. Ride On / Right ON
11. A Picture of Our Torn Up Praise (Solo)
12. Muchacho’s Tune (Solo)
13. Wolves (Solo)
14. Joe Tex, These Taming Blues
15. Los Angeles
16. A Picture Of Our Torn Up Praise
17. South (Of America)
18. Wolves
19. At Death, A Proclamation

La storia della musica è piena di live leggendari. Adesso purtroppo non ne escono più come una volta e spesso l’album dal vivo viene utilizzato per chiudere l’era di una band o togliersi dagli impicci di un contratto discografico che sta per terminare. ‘Live At The Music Hall’ è invece destinato a fare bella compagnia ad i vari ‘Made In Japan’, ‘Strangers In The Night’ e ‘Live At Leeds’. Con questo non voglio dire che la band di Matthew Houck debba essere paragonata a Deep Purple, UFO o The Who ma siamo al cospetto di una registrazione che veramente segue le regole del passato e trascina l’ascoltatore come nei suddetti classici. Nello scorso dicembre i Phosphorescent si sono esibiti alla Music Hall di Williamsburg per quattro sere e da tale evento sono state estratte quasi due ore di musica suddivisa i tre vinili. In questo modo il valore dei pezzi dell’ultimo full lenght, ‘Muchacho’, è stato esaltato ancora di più, con arrangiamenti dilatati ed il carisma dell’ex Fillup Shack che emerge in continuazione. ‘Dead Heart’ per esempio viene trasformata in un brano di Neil Young mentre ‘Ride On/Right On’ viene impreziosita dall’organo. ‘Terror In The Canyons (The Wounded Master)’, ‘Down To Go’ e ‘A Picture Of Our Torn Up Praise’ sono altri passaggi memorabilia tra citazioni di Bob Dylan, Will Oldham e Willie Nelson, elementi southern o country ed un’energia mantenuta a livelli impensabili. I due apici del live sono comunque ‘Los Angeles’ e ‘Wolves’ con i quali l’autore di ‘Song For Zula’ racchiude un po’ tutto quello che è il suo spettro artistico. Altro che indie rock da classifica. Questo è un live che brucia. Sudore ed emozioni senza fine.  

Phosphorescent
From USA

Discography
2003 A Hundred Times or More
2005 Aw Come Aw Wry
2007 Pride
2009 To Willie
2010 Here's to Taking It Easy
2013 Muchacho