Una componente grafica ed una registrazione un po' approssimative penalizzano l'esordio dei fiorentini che puntano su un rock diretto, influenze anni settanta e ottanta ma soprattutto tanta ironia. Sicuramente singolare l'idea di proporre metà cd in chiave funky e l'altra più orientata sullo stile hard rock del quartetto anche se quest'ultima appare leggermente inferiore in quanto ad ispirazione. 'There’s No Chance To Be Alive' e 'Can’t Stop It' mostrano un'inattesa vivacità e danno modo a Simone Cei di evidenziare le proprie doti vocali. Alla chitarra troviamo Francesco Bottai, turnista per Irene Grandi e leader di Strange Fruit e Radio Rahim, e grazie a lui va segnalata anche la presenza di Jacopo Meille di Tygers Of Pan Tang e General Stratocuster & The Marshals. Alla batteria troviamo un ex C.S.I., Pino Gulli, e la sezione ritmica è completata da Luca Cantasano dei Diaframma. Tutti musicisti navigati che si sono divertiti a suonare insieme e questo spiega alcune scelte. Non vi fate pero' tradire dall'apparenza perché 'Hogs In Fishnets' contiene ottimi tracce come 'Lay Me Down And Pretend', 'Behind The Eyes Of A Fool' e 'Wasting Time' che premieranno la vostra fiducia.