Cambi di nome, etichette e situazioni. Dopo avere pubblicato tre album come Pro, firmato per Reach Records (Lecrae, Andy Mineo, KB, Tedashii e Trip Lee) e fondato la sua label Reflection Music Group, Derek Johnson Jr. ha maturato una visione matura di quello che viene definito hip hop cristiano e stipulato le amicizie giuste per dare alle stampe il proprio capolavoro. Non solo 'Empire' rappresenta una risposta determinata e convincente alle argomentazioni proposte da Kanye West in 'Yeezus' ma i beats sono uno migliore dell'altro e la produzione stellare. Per calarsi nelle atmosfere dell'album e rendersi conto che siamo al cospetto di un potenziale crack è sufficiente sottomettersi al ritornello letale di 'All Hail The King' che vede la partecipazione di Deraj e nobigdyl. Seguono le terremotanti 'Who You Know' e 'Kingdom Come' con le quali il rapper originario del Michigan esprime tutto il suo potenziale commerciale. Non vi aspettate però il classico colored pieno di medaglioni dorati e dalla parolaccia facile perché le liriche di Derek Minor sono intelligenti di quanto si possa pensare ed il sottofondo musicale è corredato di chitarre, pianoforte e stacchi edm mai banali. Altre collaborazioni riuscitissime sono quelle di 'Slow Down', con Tony Tillman e Tedashii, e 'Until The End Of Time' con Lecrae e Canon. Per chi scrive rivelazione assoluta in ambito hip hop dopo il fantastico ritorno dei Run The Jewels.