Una prova di orgoglio non trascurabile quella dei greci che sfoderano il loro album più riuscito dopo 'The Premonition'. L'impegno al fianco di Ozzy Osbourne non ha distratto per nulla Gus G. che sembra avere trovato il perfetto equilibrio tra tecnica e melodia con dieci brani devoti alla storia del power metal e capaci di evocare atmosfere leggendarie che percepiamo lontane nel tempo. Il solido legame con la classicità viene supportato da una produzione limpida e dal mixaggio di Jason Suecof che esalta i passaggi più aggressivi oltre alle spaventose qualità del chitarrista. Il nuovo batterista, Johan Nunez in prestito dai Nightrage, svolge in maniera impeccabile il compito che gli è stato affidato e buona parte dell'impatto emotivo dell'album va ricercato nelle corde vocali di Apollo Papathanasio capace di illuminare 'Wall Of Sound' e la title track. 'The Undying Fire' è un altro pezzo che scalderà i metallari di buon gusto mentre le uniche forzature le troviamo in 'Edge Of A Dream' che vede la partecipazione degli Apocalyptica. Un tentativo di aprirsi a nuovi mercati che possiamo perdonare considerato lo spessore artistico del successore di 'Days Of Defiance'.