-Core
Diamond Eyes
Deftones
Reprise
Pubblicato il 28/04/2010 da Lorenzo Becciani
Songs
1. Diamond Eyes
2. Royal
3. CMND/CTRL
4. You've Seen the Butcher
5. Beauty School
6. Prince
7. Rocket Skates
8. Sextape
9. Risk
10. 976–EVIL
11. This Place Is Death
Songs
1. Diamond Eyes
2. Royal
3. CMND/CTRL
4. You've Seen the Butcher
5. Beauty School
6. Prince
7. Rocket Skates
8. Sextape
9. Risk
10. 976–EVIL
11. This Place Is Death
Non Eros, non ancora. Il saluto all"anima capace di raggiungere le vette più alte del cielo è rinviato almeno fino al momento in cui Chi Cheng si risveglierà e tornerà tutto come prima. E" un dolore infinito quello che emerge dal canto straziato di Chino Moreno anche quando la sua sublime voce sfiora paesaggi indie pop e si dichiara esausta del nu metal e di quello che ha rappresentato. Il passato non si dimentica ma il passato può aiutare a spingere la carne oltre la tragedia. L"incidente automobilistico e il conseguente coma del loro bassista non ha fermato il gruppo di Sacramento che supera la parentesi di "Saturday Night Wrist" con il disco più avvincente dai tempi di "White Pony". Al basso troviamo Sergio Vega, che molti di voi ricorderanno per la sua militanza nei Quicksand, ma è l"indimenticabile cantante di "Mascara" e "Be Quiet And Drive" a travolgere l"ascoltatore con stralci melodici di classe purissima accompagnato dalla produzione educata di Nick Raskulinecz (dietro la console per "Snakes & Arrows" dei Rush tanto per intendersi). "Diamond Eyes" e "Royal" si soffermano fin da subito su territori in bilico tra la poesia alternative dei Dredg di "Catch Without Arms" e "The Pariah, The Parrot, The Delusion" (tanto per sottolineare come i grandi gruppi siano in grado di influenzarsi a vicenda indipendentemente da quella che è la loro storia) e un"aggressività repressa proveniente dagli anni di "Adrenaline" e "Around The Fur". "CMND/CTRL" è un ritorno sulle diroccate coste dell"album che fece conoscere i Deftones al mondo presentandoceli nella loro veste più pura e solenne, il vento scioglie i nodi tra i capelli e lo sguardo teso verso l"orizzonte è fiero e lugubre. Si percepisce una profonda tristezza di sottofondo ma "Rocket Skates" e "Sextape" richiamano a gran voce una sensualità compositiva che ha pochi eguali e anche qualora quell"eros tanto ricercato non venisse mai alla luce ("This Place Is Death") sapremo farci forza e reagire. Nella edizione limitata su iTunes troverete una rilettura di "Ghosts" dei Japan da brividi.
Deftones
From USA

Discography
Adrenaline (1995)
Around the Fur (1997)
White Pony (2000)
Deftones (2003)
Saturday Night Wrist (2006)
Diamond Eyes (2010)
Koi No Yokan (2012)
Gore (2016)
Ohms (2020)