L’assurda polemica nata tra Keith Buckley e gli altri musicisti, che ha fatto divertire il web e che, dopo essersi trasformata in diatriba legale, ha portato allo scioglimento della band, rischia di far passare in secondo piano questo nono lavoro in studio. Un album ricco di dinamiche e spunti interessanti, potente, melodico, prodotto alla grande ma soprattutto che chiede disperatamente di essere trasportato dal vivo, tanta è la strabordante energia che lo caratterizza. ‘Radical’ non è soltanto il perfetto successore di ‘Low Teens’, con reminiscenze chiare anche ad altri capitoli discografici quali ‘Hot Damn!’ e ‘Ex Lives’, ma è l’ennesima testimonianza del valore assoluto degli Every Time I Die in un contesto sempre più scontato e deprimente come quello metalcore. Nel corso di oltre vent’anni di carriera, la band originaria dello Stato di New York ha saputo fondere a meraviglia invettive hardcore-punk, alternative metal e addirittura southern rock, cambiando membri e etichette ma senza mai smarrire l’attitudine sperimentale e eccentrica degli esordi. In attesa di capire se la frattura tra le parti, al momento insanabile, sarà in qualche modo ricucibile, godetevi quanto possibile pezzi allucinanti come ‘Dark Distance’, ‘Post-Boredom’, ‘Colossal Wreck’ e ‘Hostile Architecture’.