La terza fatica in studio del trio proveniente da Minneapolis appare in perfetta linea con il rinnovamento di Prosthetic Records che negli ultimi mesi ha pubblicato materiale di assoluto valore come ‘Mirrors’ dei Pupil Slicer, ‘Lake Drinker’ degli Horndal ancora ‘Primeval’ dei Venom Prison. L'album in questione è autoprodotto ma il mixaggio e la masterizzazione sono stati curati da Zach Ohren (Machine Head, Carnifex) ed il suono è davvero esplosivo. In occasione dell’uscita del primo singolo ‘False Awakening’ la band ha affermato che “l’oscurità e l’intensità del pezzo riflettono quanto le nostre vili azioni possano perdersi in una distorsione cognitiva” e di esperienze extracorporee di questo tipo si parla pure in altre tracce che fondono a meraviglia i primordi del death metal statunitense e le nuove commistioni proposte dalla scena deathcore, compiendo un’operazione non troppo dissimile da quella dei The Black Dahlia Murder. Questi ultimi possono vantare un amore viscerale per lo swedish death e comunque guardano anche al metal estremo del Vecchio Continente, mentre i Reaping Asmodeia potrebbero aver ascoltato dozzine di album della scena della Florida prima di entrare in studio. Altri agganci plausibili sono con Rivers Of Nihil e Beyond Creation ed in scaletta spiccano pure ‘Epoch Of Choler’, ‘Terpsichorean Flume’ e ‘Oneironautic Oblivion’.