Nuova stella nel firmamento della scena progressive norvegese con riferimenti cospicui alla scena rock degli anni sessanta ma anche a band del calibro di Mastodon, Jaga Jazzist e Motorpsycho. Sturle e Severin Sandvik sono i responsabili di un suono estremamente colorato ed esplosivo, caratterizzato da atmosfere acide, digressioni psichedeliche e riff massicci e l’artwork realizzato da Mirkow Gastow presenta in maniera efficace otto pezzi che mirano ad attirare l’ascoltatore in un universo spaziale dove il tempo non conta. Tra introspezione e meraviglia, elucubrazioni sulla condizione umana e frustrazioni nei confronti di una società nella quale l’arte viene continuamente sminuita, ‘Retrograde’, ‘Hypersonic’ e le due parti in cui è suddivisa ‘Waver’ mostrano un’abilità compositiva degna di nota. Logicamente aspettiamo i Kosmodome dalle nostre parti in modo da saggiare tale bravura e la trasportabilità live del loro materiale, ma già da adesso sembrano in grado di raccogliere un consenso importante.