Una bomba assoluta il nuovo album dei californiani che attualmente sono sul serio una delle migliori punk band in circolazione. L’aggiunta di Joey Castillo, batterista che ricordiamo con Queens Of The Stone Age e Nine Inch Nails, ha poi reso ancora più fotonica la line-up guidata da Matt Caughthran e non c’è solo uno di questi undici pezzi registrati all’House Of Compression Studio di Pasadena che non meriti di essere ascoltato. Si passa dal classico punk melodico della West Coast a retaggi del garage rock scandinavo, dell’hardcore newyorkese o addirittura delle Desert Sessions. ‘White Shadow’ e ‘Superbloom’ introducono le danze ed i quattro pezzi successivi sembrano citare uno per uno i primi quattro full lenght mentre il legame più forte con ‘V’ è tracciato da ‘Breaking News’. Il guitar work di Joby J. Ford e Ken Horne spacca il culo e la produzione di Joe Barresi (Bad Religion, Tool) è quanto di più organico e vincente si possa trovare sul mercato. Scordatevi trend o classifiche e pensate solo ai valori del punk, alle belle donne ed alle serie televisive sui club motociclistici più malfamati dello Stato. Preghiamo perché l’attività dal vivo torni ad essere quella che tutti conosciamo perché il loro assalto ritmico e melodico nel prossimo tour sarà letteralmente implacabile.