Al cospetto del lugubre artwork ma soprattutto del logo di questa nuova band proveniente da Buffalo, New York parrebbe di trovarsi di fronte al classico connubio tra heavy metal anni ottanta e black/death anni novanta ed invece ‘Come Share My Shroud’ si rivela un ibrido eccellente tra death rock e goth n’ roll. Le influenze di Fields Of The Nephilim, Sister Of Mercy, Christian Death e Misfits sono evidenti, così come qualche richiamo ai Type O Negative ed agli Idle Hands, che ormai a livello underground hanno fatto storia. ‘Beneath The Crypts’, chiamata a settare l’atmosfera di tutto l’EP, e ‘Youth Disease’ sono al momento le tracce più significative in mano a Rob Palumbo e soci che in sedici minuti dimostrano di potere evolvere in maniera interessante un progetto alquanto cupo e macabro. Resta da capire se per la loro elitarietà i Cemetery Echo verranno accettati senza problemi dalla comunità underground metal statunitense. In caso contrario ‘Come Share My Shroud’, tra qualche anno, potrebbe diventare un oggetto di culto per collezionisti.