In questi ultimi anni l’etichetta discografica di Krefeld ci ha regalato tante sorprese in ambito stoner, progressive e psichedelico con i dischi di Gong Wah, Svin, The Clouds Will Clear, Mouth e Noorvik che hanno ottenuto il nostro favore ed in generale quello di buona parte della critica. Stavolta però si è veramente superata. Il debutto dei The Sun Or The Moon è infatti qualcosa si spaziale ed un acquisto obbligatorio per chi ama Pink Floyd, Can, Neu! e Kraftwerk. Limitare il trip di ‘Cosmic’ con qualche aggettivo altisonante sarebbe comunque offensivo nei confronti di questi musicisti, tra cui spiccano senza dubbio il chitarrista George Nowak e la tastierista Susanne Baum, che hanno completato sei pezzi ricchi di spunti intriganti senza scendere a compromessi. L’atmosfera appare fin da subito datata e acida, come suggerito del resto dall’artwork, i suoni vintage ed organici eppure, scorrendo la scaletta, non si ha mai l’impressione di trovarsi al cospetto di un progetto retrogrado o nostalgico. Al contrario i The Sun Or The Moon desiderano imporsi nella scena indipendente tedesca e di riflesso in quella europea con le movenze singolari di ‘Julia Dream’ e ‘Space Travel Agent’. In rete ho trovato addirittura riferimenti ai Radiohead e sono dell’avviso che non siano così fuorvianti. Il consiglio è di fare vostra una copia di ‘Cosmic’ e l’augurio è che il quartetto possa sul serio sfondare perché di dischi di questo valore ne escono troppo pochi.