-Core
Celestial Blues
King Woman
Relapse Records
Pubblicato il 25/07/2021 da Lorenzo Becciani
Songs
1. Celestial Blues
2. Morning Star
3. Boghz
4. Golgotha
5. Coil
6. Entwined
7. Psychic Wound
8. Ruse
9. Paradise Lost
Songs
1. Celestial Blues
2. Morning Star
3. Boghz
4. Golgotha
5. Coil
6. Entwined
7. Psychic Wound
8. Ruse
9. Paradise Lost

La nuova vita della polistrumentista e produttrice Kris Esfandiari dopo i Whirr si chiama King Woman e si muove come la più malsana delle creature tra shoegaze, doom e post-metal, tentando di trasmettere un senso di terrore che va ben oltre la musica. Questo secondo album, a distanza di quattro anni da ‘Created In The Image Of Suffering’, non è lunghissimo ma è sicuramente efficace e punta più sulle singole tracce – tra cui le malvage ‘Morning Star’, ‘Golgotha’ e ‘Psychic Wound’ – che su un impatto globale. L’errore più grande, ammirando la copertina ed in generale cercando in rete le performance estreme dell’artista di origini iraniane e serbe, è quello di paragonare King Woman a Society 1 o comunque limitare il giudizio a qualche ago conficcato nel corpo ed a sospensioni sanguinose. Le registrazioni si sono svolte nella Bay Area sotto la supervisione di Jack Shirley (Amenra, Deafheaven) e la drammaticità di alcuni passaggi potrebbe trovare riscontro anche al di fuori delle strette cerchia del metal. Di blues c’è solo tanta sofferenza ed il continuo scavare negli angoli più bui della propria anima, ma in fondo era prevedibile.

 

 

King Woman
From USA

Discography
Created In The Image Of Suffering - 2017
Celestial Blues - 2021