Un buon esordio per i campani che cercano di introdurre gli ascoltatori nel loro ‘Universo 25’ evitando di prendere strade dirette o dare alla propria musica connotazioni precise e peculiari. I brani sono praticamente sei e quindi è difficile esprimere un giudizio definitivo ma l’attitudine all’oscurità di questi musicisti, già membri di Tristemia e Postvorta, non dispiace affatto e l’onestà del songwriting permette di stabilire rapidamente una connessione con loro. Gli ‘Inutili Eroi’ e la ‘Decadenza’ vivono di rari squarci di luce, tra sludge e post-punk, atmosfere cupe e grevi e liriche nate in uno dei periodi più bui della nostra esistenza. ‘Pandemica’ potrebbe essere un pezzo suonato per gioco e ghigno dai Marlene Kuntz in sala prove mentre ‘Disordine e Indisciplina’ richiama alla mente i Disciplinatha. Scorrendo le tracce si percepisce un senso di imprevedibilità che dal vivo potrebbe crescere ulteriormente e la speranza è che l’occhio allucinato disegnato da Alessandro Canu abbia scorto nuovo materiale, altrettanto pericoloso, in arrivo. L’album vede la partecipazione di membri esterni alla band, quali Pie Are Squared, che ha scritto e suonato l’intro ‘Latenza 00’, Andrea Fioravanti (Postvorta) alla chitarra in ‘Hikikomori’, Edoardo Di Vietri (In a Glass House) alla chitarra prima che il silenzio torni a dominare, nonché autore del mixaggio.