Quarto full lenght per la formazione thrash-black proveniente dallo Stato della Virginia che, tre anni orsono, ha aggiunto alla line-up il chitarrista Bobby Phippins. Al microfono troviamo invece sempre Steve Harris, un nome che nello scenario heavy metal qualcosa evoca, ed il suo ruolo è un po’ quello di direttore di un’orchestra che a volte sembra privilegiare le atmosfere e l’epicità delle melodie, come accaduto in buona parte di ‘The Ultimate Cremation Pyre’, ed in altri frangenti invece dimostra di aver tirato fuori dagli archivi i riff più taglienti e pesanti di sempre. Il grado di aggressività è notevole e semmai il difetto di ‘Indisputably Carnivorous’ è nella ripetitività di alcune soluzioni che alla quarta fatica in studio probabilmente andava smussata. Il titolo dell’album è ispirato al racconto ‘The Wells Of Hell’ di Graham Masterson ed il mixaggio è stato curato da un nome tutelare della scena estrema come Zach Ohren (Machine Head, Fallujah, Sworn Enemy). Da segnalare soprattutto la title track e ‘Venomous Procession’.