Un bellissimo digipack accompagna l’uscita del capitolo conclusivo della saga fantascientifica degli olandesi che col passare del tempo hanno sperimentato molto con l’elettronica e reso il loro brutal death decisamente più avanguardistico e atmosferico. Rispetto a ‘V1 - Versus’ e ‘V2 – Vergelding’, la proposta irriverente ed anticonformista di Carsten Altena e Robin Kok, ancora supportati dal cantante e chitarrista Michiel Dekker e ormai rassegnati alla perdita di Sjoerd Visch, sostituito sia dal vivo che in studio da Frank Schilperoort (Shining, ex Grand Supreme Blood Court), si è fatta più sinfonica e cinematica con un groove oscuro di base che mantiene un forte legame con la scena death e black nordica. Il mixaggio è stato curato da Guido Aalbers (Anneke van Giersbergen, Delain) ed il pezzo più interessante in scaletta è senza dubbio ‘Gone Sour, Doomed’, con i suoi cambi di ritmo repentini ed un’attitudine live che molti altri episodi non possiedono. Sulla complessa trasportabilità dal vivo del materiale si concentrano le perplessità maggiori riguardanti questa opera che in ogni caso chiude un’altra era dei Monolith Deathcult, in attesa che l’emergenza sanitaria abbia fine ed i folli musicisti originari di Kampen si inventino qualcosa di diverso.