Ho scoperto il lussurioso ‘She-Devil’ in una calda giornata d’estate mentre ero alla ricerca di demo underground e mi sono innamorato della ruvida traccia da cui ha preso il nome del progetto. In questi anni ho seguito i polacchi, in cui troviamo membri di Goddess Of Sin e Soul Collector, e adesso che il loro debutto è nei negozi non posso che applaudire alla loro crescita. L’influenza di dischi come ‘Somewhere In Time’ e ‘Seventh Son Of A Seventh Son’ degli Iron Maiden è notevole e la voce di Lukasz Krauze ricorda molto quella di Bruce Dickinson, tanto che la ballata ‘The Turn Of The Tide’ potrebbe essere benissimo estratta da un suo lavoro solista. ‘The Witch Hunt’ e la title track sono gli apici di un album promosso con la futuristica copertina di Mariusz Gandzel e destinato a raccogliere consensi tra chi pensa che l’heavy metal sia finito negli anni ‘80 e trova nella NWOBHM una fuga dal grigiore del quotidiano. ‘Children Let By God’ e ‘Beyond The Horizon’ mettono in luce il guitar work di Michal Halamoda e Krzysztof Calka, che mi ha riportato alla mente alcune soluzioni dei portoghesi Attick Demons, anche loro devoti alla Vergine di Ferro. Non siamo però al cospetto della classica cover band ma di un gruppo che ha optato per una produzione onesta e fa della nostalgia per il passato un punto di forza.