-Core
Desolate
Ophidian I
Season Of Mist
Pubblicato il 02/07/2021 da Lorenzo Becciani
Songs
1. Diamonds
2. Spiral To Oblivion
3. Storm Aglow
4. Unfurling The Crescent Moon
5. Sequential Descent
6. Captive Infinity
7. Enslaved In A Desolate Swarm
8. Dominion Eyes
9. Jupiter
10. Wither On The Vine

Non sapete quante volte ho sentito parlare di 'Solvet Saeclum' quando sono stato in Islanda oppure ho intervistato altre band islandesi. Quel disco non è soltanto uno dei pilastri su cui si fonda la scena technical death europea ma un riferimento assoluto per l'intera comunità estrema di una delle nazioni piú inaspettatamente floride del panorama musicale e culturale mondiale. 'Desolate' arriva nei negozi con qualche anno di ritardo e non solo perché i membri sono stati occupati con altri progetti come Helfró, Beneath, Une Misère e Atrum. Sono serviti nove anni perché ogni singolo dettaglio è stato curato in maniera maniacale ed è stato in seguito Chris Donaldson (Cryptopsy) a mantenere la freschezza e l'urgenza del materiale in fase di mixaggio e masterizzazione. Le registrazioni si sono svolte ai mitici Sundlaugin Studios (Sigur Rós, Sólstafir) ed un altro nome tutelare come Stephen Lockhart si è occupato del suono letale della batteria di Ragnar Sverrisson. Il guitar work di Daníel Máni Konráðsson e Simon Thorolfsson manderebbe fuori di testa qualsiasi metallaro, figuriamoci quelli piú avveduti e cresciuti con il vero brutal death o il vero metalcore. Rispetto al debutto, le influenze di Necrophagist e Decrepit Birth sono state mitigate e nelle tracce che ascolterete non troverete solo una tecnica sbalorditiva ma una visione lungimirante che oltreoceano ormai si scordano da tempo immemore. 'Spiral To Oblivion' e 'Enslaved In A Desolate Swarm’ sono forse quelle in cui si percepisce di piú il disegno melodico che John Olgeirsson appena può tende a sporcare e rendere maledettamente selvaggio. L'unicità del suono degli Ophidian I è tale che lo stesso Eliran Kantor, autore tra l’altro delle meravigliose copertine di Hate Eternal e Bloodbath, si è dovuto superare per descrivere nella sua pienezza questo mostro spaventoso. ‘Unfurling The Crescent Moon’ è un omaggio alle origini mentre ‘Dominion Eyes’ viene esaltata dalla voce di Julian Parry. Adesso mi auguro di non dovere attendere Iceland Airwaves per vedere dal vivo questo gruppo che merita un’esposizione pari a quella di decine di formazioni americane o australiane che possono vantare la metà delle idee e un’attitudine molto meno underground.

Songs
1. Diamonds
2. Spiral To Oblivion
3. Storm Aglow
4. Unfurling The Crescent Moon
5. Sequential Descent
6. Captive Infinity
7. Enslaved In A Desolate Swarm
8. Dominion Eyes
9. Jupiter
10. Wither On The Vine
Ophidian I
From Islanda

Discography
Solvet Sacleum (2012)
Desolate (2021)