Nella visione black metal degli svizzeri si cela una marzialità industriale che ha legami molto forti con quello che Samael, per rimanere in zona, Rammstein e perfino Septicflesh hanno saputo esprimere negli anni. ‘To Cut The Flesh And Feel Nothing But Stillness’ inaugura una scaletta marcia, insalubre e scevra da compromessi. A volte il gruppo guidato da Bornyhake (Ancient Moon, Schammasch), responsabile del songwriter, della registrazione e della produzione, si concede poche divagazioni sul tema mentre in certi casi sembra quasi divertirsi ad accelerare i tempi con tastiere o chitarre e spingersi verso un’elettronica leggermente e sottolineo leggermente più accessibile. Per il resto ‘Temps Morts’, come tra l’altro il precedente ‘Y’, si assesta molto bene nel catalogo di Les Acteurs De L’Ombre Productions, sia per grado di sperimentazione sia per la capacità innata di spaventare l’ascoltatore. ‘L’Écho De Mon Mal’ e ‘Where The Crown Is hidden’ sono due apici assoluti ed il contributo della procace Lady Kaos (Asagraum) è notevole in tutti i sensi. L’artwork realizzato da Javor Rado riflette in maniera perfetta la solennità e la pericolosità delle atmosfere di quest’album che mi auguro serva a molti di voi per approfondire la conoscenza di un’entità oscura della scena underground estrema che merita attenzione.