Chi non conosceva ancora i pugliesi, giunti ormai al terzo disco, ha avuto modo di apprezzarli nel festival virtuale dell'etichetta di David Bonato, che è andato in onda negli scorsi mesi e di cogliere influenze grunge ('Generazione X') in un suono che ha soprattutto l'obiettivo di suonare energico. In 'Ri-evoluzione' – registrato presso l'HC Music Lab Studio da Diego Cipriano - troverete anche rimandi ad alcuni periodi di Marlene Kuntz e Timoria ('Virus Blues') e forse non è un caso che la produzione sia stata curata da Max Zanotti, il leader di Deasonika e Casablanca si è di recente superato in versione solista ed al fianco di Alteria, ma rispetto all'acerbo 'Ade' ed al secondo full lenght 'Superstite', dall'approccio molto più american oriented, le canzoni dei Ninfea appaiono decisamente più personali e elaborate. Il livello di tensione viene mantenuto grazie a suoni grezzi, al limite dello stoner, distorsioni promiscue, una batteria incalzante e un cantato evocativo. Pino Scotto rende unica 'Rocket Evolution' e pezzi come 'Elettromagnetica' e 'Rumore e Deserto' illuminano una prima parte di disco nella quale il trio mette in evidenza tutta la sua voglia di suonare dal vivo e possedere un impatto superiore alla concorrenza. Quando però i ritmi improvvisamente rallentano e l'atmosfera si fa più bollente ('Alieni Nel Tempo'), si percepiscono un'evoluzione ed una maturità che in Italia possiedono in pochi.