-Core
Proserpine
Augustine
I Dischi Del Minollo
Pubblicato il 15/04/2021 da Lorenzo Becciani
Songs
Tower Stones
Pomegranate
Response of the Oracle
Fanny, They Killed Me
Pagan
The Dark Place
Moments of Pleasure and Joy
How to Cut Your Veins Correctly
Good News
Adonis
Anemones
Deep, so Deep
My Love Speaks Flowers
Songs
Tower Stones
Pomegranate
Response of the Oracle
Fanny, They Killed Me
Pagan
The Dark Place
Moments of Pleasure and Joy
How to Cut Your Veins Correctly
Good News
Adonis
Anemones
Deep, so Deep
My Love Speaks Flowers

“Plutone, dio degli inferi, stanco delle tenebre del suo regno, decise un giorno di affiorare alla luce e vedere un po' di questo mondo... Dopo un lungo e faticoso cammino emerse infine su una pianura bellissima, posta a mezza costa del monte Enna. Era Pergusa, dal lago ceruleo, alimentato da ruscelli armoniosi e illeggiadriti da fiori di tante varietà che mischiando i profumi creavano soavi odori e così intensi da inebriare... Ad un tratto, volgendo lo sguardo, scorse in un prato un gruppo di fanciulle che coglievano fiori con movenze leggere, fiori tra i fiori”

 

I versi di Claudiano mi ricordano che la sposa di Plutone nonché regina degli Inferi è apparsa spesso nelle mie letture giovanili e non solo perché protagonista del magnifico dramma scritto da Mary e Percy Bysshe Shelley, durante la loro permanenza in Italia. A ricoprire la figura della dea dell’oltretomba è Sara Baggini, eclettica artista cresciuta all’Accademia di Belle Arti di Perugia che già con ‘One Thin Line’ e ‘Grief And Desire’ aveva dimostrato di possedere un talento notevole. È però con questa terza produzione, supervisionata da Fabio Ripanucci e Daniele Rotella, che Augustine raggiunge il suo apice compositivo, esibendo un intrigante concept sull’abbandono fisico e psicologico, più che attuale visto il periodo che stiamo attraversando, ma soprattutto progressi notevole in termini vocali e di arrangiamenti. La sua musica è pura poesia e le ambientazioni dark folk e neo-classiche, marcate a fuoco da Moog e Rhodes, riflettono una bellezza inaudita ed una teatralità fuori dal comune. Non mancano le divagazioni in territori ambient e new wave e l’ascolto potrà attrarre anche gli appassionati di Jennifer Hval e Agnes Obel. ‘Pagan’ e ‘Anemones’ hanno anticipato l’uscita dell’album con due stupendi video di Francesco Biccheri, mostrandone rispettivamente la versione più oscura e macabra e quella più elegiaca e se vogliamo solare, ma la scaletta è priva di cali di tensione e trasmette un desiderio impellente di scoprirne la trasposizione live. Augustine, pseudonimo ispirato dal nome della protagonista del saggio di Georges Didi-Huberman L’invenzione dell’isteria, si è superata con la semplicità che solo i più grandi artisti possiedono e la mitologia richiamata costantemente dalle sue composizioni è un affidabile strumento di autoanalisi.

 

Augustine
From Italia

Discography
One Thin Line 2010
Grief and Desire 2018
Prosperine 2021