La stagione più nera viene descritta in maniera magnifica sia dal dipinto realizzato da Kristian “Necrolord” Wåhlin (Grotesque, The Great Deceiver) che dal terzo lavoro in studio dei californiani. Il successore di ‘Nocturnes And Requiems’ e ‘A Prelude To Sorrow’ è incentrato su una narrazione molto fluida ed un assolo di chitarra più bello dell’altro. I Witherfall sono sostanzialmente un supergruppo considerato che i membri militano o hanno fatto parte di formazioni storiche quali Sanctuary, Iced Earth e Necrophagist oppure hanno collaborato con artisti di estrazione diversa come Steven Wilson, Joe Satriani e Allan Holdsworth. La loro abilità a muoversi al confine tra power e progressive metal era nota anche prima, ma col passare degli anni è cresciuto anche il grado di accessibilità della musica, grazie ad un focus superiore sul songwriting e sulla ricerca di un suono facilmente distinguibile. ‘The Last Scar’, sorretta da un terremotante riff thrash, ‘Another Face’, introdotta da un arpeggio alla Nightingale, ed i quindici minuti di ‘...And They All Blew Away’ sono gli apici assoluti di una scaletta robusta e dinamica, nella quale il fenomenale batterista Marco Minnemann ed il frontman Joseph Michael mostrano tutto il loro talento. In chiusura la cover acustica di ‘Long Time’ dei Boston conferma di uno spettro di influenze molto ampio.