Nonostante un buon battage pubblicitario, 'Bloodwinter' è stato accolto in maniera abbastanza fredda dalla critica e rinnegato dai primi fan dei tedeschi che nel frattempo si sono spostati dal roster dell'etichetta dei Varg a quello di Reaper Entertainment (Memorial, Metal Church, Evil Drive..) e hanno dovuto rivedere alcuni dei loro piani a causa dell'emergenza sanitaria. Il risultato dei loro sforzi non è però stato vano perché 'Omega : Bestia' ha tutto per diventare un classico e fisserà di sicuro gli standard qualitativi in ambito epic-pagan metal per i prossimi anni a venire. A colpire sono prima di tutto la produzione ed il mixaggio con le chitarre leggermente più basse. Una scelta che non inficia l'aggressività dell'album anzi la alimenta perché si sentono meglio tutti gli altri strumenti e il materiale appare compatto. Nel complesso ogni traccia tenta di miscelare riff potenti, melodie facili da memorizzare e cori epici. L'intreccio tra le voci di Lokhi e Nortwin si rivela efficace ed il gruppo anti-cristiano bavarese si supera in coincidenza delle intriganti 'Komet', 'Into Eternal Darkness' e 'Der Geist und die Dunkelheit'. Niente male nemmeno l'accoppiata formata da 'Out In The Dark' e 'The Flame' chiamata a chiudere la scaletta. Aspettarsi qualcosa di innovativo dai Wolfchant sarebbe assurdo, ma 'Omega : Bestia' scorre piacevolmente e intrattiene senza scendere ad eccessivi compromessi. Da segnalare la discreta prova dei nuovi membri, il chitarrista Seehb ed il batterista Ghust, e che la copertina pure stavolta è stata realizzata da Péter Sallai, che ricordiamo nei Bornholm.