-Core
No Destroyer
Julinko
Ghost City Collective/ Dio Drone/ - Dischi Devastanti sulla Faccia
Pubblicato il 27/02/2021 da Lorenzo Becciani
Songs
01. Islander
02. No Destroyer
03. Oh Maiden
04. Vergiessmeinicht
05. Curtain (Jaw Apoteosis)
06. The Ribbon
Songs
01. Islander
02. No Destroyer
03. Oh Maiden
04. Vergiessmeinicht
05. Curtain (Jaw Apoteosis)
06. The Ribbon

'No Destroyer' inizia come un disco di Cat Power, ma poi progressivamente si incupisce, si storpia e si sporca di petrolio. In tal modo la voce pazzesca di Giulia Parin Zecchin emerge ancora più limpida e può condurre l'ascoltatore dove meglio crede. A tratti 'No Destroyer' si avvicina a territori sonori cari a Zola Jesus, in altri frangenti pare di essere al cospetto delle distorsioni gotiche di Lingua Ignota o Anna von Hausswolff, però Julinko è un progetto talmente elitario e prezioso che merita di essere pregiato della sua unicità. Melodie ataviche e inquietudine accompagnano verso la pace dei sensi e non si ha mai la sensazione netta di essere in prossimità di una sorta di purificazione oppure al momento appena precedente ad un disintegrarsi, fisico e emotivo. Le differenze con 'Nèktar' sono sostanzialmente due. La prima è che questo mini album è stato composto in solitudine e l'artista veneta non ha una band di doom psichedelico alle spalle. La seconda è che si fatica a trovare un brano che spicca o percuote più degli altri, quando invece la litania diviene fortissima nella sua completezza e si viene travolti da una poesia che non sembra avere mai fine. I ritratti di Linda De Zen raffigurano a meraviglia le visioni multiformi di una delle protagoniste più talentuose della scena musicale italiana degli ultimi anni.

Julinko
From Italia

Discography
Nèktar - 2019
No Destroyer - 2021