-Core
Sturle Dagsland
Sturle Dagsland
Self Produced
Pubblicato il 08/02/2021 da Lorenzo Becciani
Songs

La presenza dell’artista norvegese all'interno del programma di Iceland Airwaves è data per scontata dai frequentatori più assidui del festival e non passa mai inosservata. Accompagnato dal fratello Sjur, è sempre autore di performance incredibili e la sua proposta è talmente elitaria e sorprendente da rappresentare un unicum assoluto nella scena folk sperimentale internazionale. La prima volta che ho avuto la fortuna di vederlo all’opera è stata al Tjarnarbíó di Reykjavík e la violenza e la poesia di quel concerto sono ancora impresse nei miei pensieri. Il suo stile vocale fuori dal comune, un'energia spropositata e la capacità di utilizzare elettronica e strumenti tradizionali per trasmettere un messaggio ancestrale, caratterizzano spettacoli destinati a rimanere fissati a lungo nella memoria. Inutile sforzarvi perché non avete mai assistito a niente del genere. Su Spotify sono disponibili alcuni vecchi pezzi come ‘Guaifing’ e ‘Nzinga’, che fanno intendere l’urgenza di un suono viscerale che pare uscire da una foresta dalle parti di Stavanger. Nelle settimane scorse sono stati presentati ‘Kusanagi’, ‘Harajuku’ e ‘Waif’, tre singoli dal grande potere evocativo e poi infine ‘Dreaming’, un altro pezzo stratosferico decisamente più pop. Adesso, giunge nei negozi l’album completo e devo confessare di avere difficoltà a trovare le parole giuste per definire tanta eccentrica bellezza. Nemmeno il tempo di fissare i dettagli della strana giacca indossata da Sturle che si viene rapiti da un paio di acuti assurdi e dalla purezza di un'interpretazione vocale che non ha eguali al mondo, ma anche se ci troviamo al cospetto di un artista sperimentale, senza ombra di dubbio di avanguardia e non certo commerciale o dedito a soluzioni compositive standard, la sua apparente ingenuità lascia il segno e ferisce quasi mortalmente. ‘Blót’ e ‘Nickelharpa’ sono altri due pezzi magnifici sebbene abbia poco senso indicare qualche titolo in un contesto globale così singolare. Il consiglio che vi posso dare, dal profondo del cuore, è di lasciarvi totalmente andare e di cercare di comprendere anche solo un poco della immensa ricerca sonora che c’è dietro ad un progetto di questo tipo. Non importa che siate appassionati di metal o rockettari, follower di chissà quali trend oppure nostalgici degli anni ottanta. Se ci riuscirete vi sarete fatti un regalo grandissimo. In copertina sembra affogare nella sua stessa arte e noi abbiamo l’obbligo di fare che ciò non accada perché artisti come Dagsland sono alla base di una spinta verso un ritorno all’essenzialità della musica ovvero l’unico modo rimasto per tornare a respirare.

 

 

Sturle Dagsland
From Norvegia

Discography
Sturle Dagsland - 2021