-Core
Medicine At Midnight
Foo Fighters
RCA
Pubblicato il 22/01/2021 da Francesco Brunale
Songs
1 Making a Fire
2 Shame Shame
3 Cloudspotter
4 Waiting on a War
5 Medicine at Midnight
6 No Son of Mine
7 Holding Poison
8 Chasing Birds
9 Love Dies Young

Ormai i Foo Fighters sono un nome mainstream dell’intera scena musica mondiale. Rimangono uno degli ultimi gruppi rock in grado di riempire gli stadi e di vendere ancora caterve di dischi. Un merito, questo, costruito negli anni, grazie al talento incommensurabile di Dave Grohl, diventato uomo ovunque, e alla realizzazione di buoni album contenenti canzoni di facile approccio e immediata riconoscibilità. Basterebbe tutto ciò per capire cosa sono i Foo Fighters nel 2021, ma oltre le apparenze bisogna scavare più a fondo per vedere se si tratta di vera gloria o altro. Da una decina di anni a questa parte la formula proposta dalla band è diventata trita e ritrita e quindi Grohl ha cercato di inventarsi qualcosa di nuovo per rendere il tutto sempre fresco e originale. Se “Sonic Highways” si è rivelato un progetto interessante e degno di essere apprezzato in tutto il suo complesso, lo stesso non si è potuto dire di “Concrete e Gold”, apparso da subito raffazzonato, come se fosse un minestrone in cui si prendevano in prestito idee di vario tipo, con l’obiettivo di essere un lavoro alla Queen (“Jazz”), pur non essendo gli americani in grado di emulare le gesta di Mercury e soci. Arrivati a un punto in cui ritornare indietro sarebbe stato delittuoso, gli autori di “My Hero” hanno provato con “Medicine At Midnight” a esplorare altri territori per cercare di non ripetersi e di non essere una controfigura di loro stessi. Ed il punto è proprio questo. A chi giova tutto ciò? Il nuovo disco è un mix di canzoni che hanno poco appeal e presentano tanto mestiere costruito attraverso una carriera molto onorevole. Ci sono i tipici pezzi lenti alla Foo Fighters come “Waiting On A War” che parte piano per poi avere il solito crescendo finale. Si hanno brani dal forte impatto come “Making A Fire” che ha tutto per divenire un nuovo classico, ma ci sono anche elementi che risultano abbastanza stucchevoli come “Cloudspotter” e la finale “Love Dies Young” che in altri tempi sarebbero finiti nel calderone delle ricercate b-sides a cui la band ha sempre dato parecchia importanza nel corso del suo lungo percorso. Il primo singolo “Shame Shame” è un tentativo di andare a scovare i Talkin Heads (stessa cosa provata dai Pearl Jam nell’ultimo “Gigaton”), ma il risultato è claudicante nel suo insieme. A volte si vuole viaggiare indietro nel tempo, pensando al funky e alla New York dello Studio 54 (la titletrack è drammaticamente un tentativo di ripescare quel tipo di sound), ma è come brancolare nel buio. Molto meglio, invece, quando i sei si lasciano andare in qualcosa di più spinto come “Son Of Mine” a cui fa da contrasto la simpatica “Holding Poison” in cui giocano a fare i Queens Of The Stone Age. Mancherebbe “Chasing Birds” che è un altro lento senz’anima, ma che ha tutto per andare dritto in classifica. Giudicare i Foo Fighters, in questo preciso momento storico, è molto difficile, perché si ha l’idea di come siano una band alla ricerca di una nuova entità, quasi a volersi distaccare da quanto fatto nella prima parte di carriera. Ci saranno sicuramente persone a cui piacerà tutto questo e altre che non apprezzeranno. In questo caso la verità non sta nel mezzo, ma è appannaggio dei propri gusti.

Songs
1 Making a Fire
2 Shame Shame
3 Cloudspotter
4 Waiting on a War
5 Medicine at Midnight
6 No Son of Mine
7 Holding Poison
8 Chasing Birds
9 Love Dies Young
Foo Fighters
From USA

Discography
Foo Fighters (1995)
The Colour and the Shape (1997)
There Is Nothing Left to Lose (1999)
One by One (2002)
In Your Honor (2005)
Echoes, Silence, Patience & Grace (2007)
Wasting Light (2011)
Sonic Highways (2014)
Concrete and Gold (2017)
Medicine at Midnight (2021)
But Here We Are (2023)