Mi è piaciuto così tanto il debutto del supergruppo fondato da Greg Puciato e Max Cavalera, che non mi sono mai realmente immaginato un secondo album o comunque non pensavo che potesse assestarsi sui medesimi livelli. 'Reclutant Hero' è invece la prova che l'ex Sepultura sa ancora dedicarsi con estrema efficacia a qualsiasi progetto a cui lavora. È successo prima con i Nailbomb, poi con i Cavalera Conspiracy, tanto convincenti da mettere quasi in ombra i Soulfly, e adesso con i Killer Be Killed. La line-up è completata pure stavolta da Troy Sanders dei Mastodon (dominatore in 'The Great Purge') e Ben Koller dei Converge e la scaletta è costituita da undici pezzi che mantengono un profilo sperimentale ma allo stesso tempo sanno tirare fuori il meglio del background di ciascun componente. Il segreto è stato ritrovarsi insieme in sala prove, dopo un po' di anni ovviamente, visti i numerosi impegni ma tanto è bastato per dare alle stampe un altro monolite. Il frontman di The Dillinger Escape Plan e The Black Queen è scatenato e nei primi due singoli estratti dal disco, le iniziali 'Deconstructing Self-Destruction' e 'Dream Gone Bad', sembra in costante bilico tra una crisi di nervi e l'aver trovato la melodia migliore in carriera. I riff di Max sono inesorabili e thrash-style e la sezione ritmica è marziale, sia nei passaggi più tranquilli, sia in quelli che sembrano scritti appositamente per fare esplodere il pogo sotto palco. 'Left Of Center' e 'Filthy Vagabond' sono forse gli episodi migliori ma è sul serio difficile scegliere un pezzo piuttosto che un altro perché l'atmosfera è sempre quella giusta e la produzione di Josh Wilbur (Lamb Of God, Megadeth) superba. Se amate il crossover della seconda metà degli anni '90 e le formazioni di cui fanno parte i quattro musicisti, non indugiate oltre.