Un esordio discografico toccante per una pianista che si è avvicinata al mondo della composizione in età avanzata ma che dimostra, fin dalla sua opera prima, di saper coniugare in maniera ottimale il proprio background classico con la passione per le atmosfere nordiche di Sigur Rós e múm. L’album è costruito come un viaggio di contemplazione sostenuto dal tocco delicato dell’artista sui tasti del pianoforte. Le registrazioni di queste dieci tracce, tra le quali spiccano senza dubbio ‘Frozen Heart’ e ‘Life’, sono state seguite in prima persona da Sylvain Texier (Ô Lake, Fragments) mentre il missaggio è stato curato da Damien Tillaut (The Last Morning Soundtrack). Chi ama Chopin e Satie troverà il materiale di suo interesse ed il violoncello di Juliette Divry completa la release, impreziosita dall’evocativo artwork di Yoann Buffeteau. Sarà curioso capire che se la Seraud riuscirà ad imporsi su territori compositivi più ambiziosi come quelli solcati, in tempi diversi, da ÓlafurArnalds e ArvoPärt, oppure si limiterà a muoversi con leggiadra nell’universo della neoclassica.