Nel cuore di ogni fan dei Kiss che si rispetti, Ace Frehley ha un posto speciale. Il mitico Space, nonostante una vita condotta al limite, con comportamenti, molte volte, censurabili, ha sempre vissuto in una sorta di bolla la sua vita nella band madre, nonostante fosse soffocato dalla personalità ingombrante dei suoi soci di merenda come Gene Simmons e Paul Stanley. A far da contrasto ad un carattere pigro ed indolente, ci ha sempre pensato il suo incredibile talento nell’inventare riff e scrivere ottime canzoni che, ancora oggi, risultano tra le migliori dei Kiss. In questi ultimi anni il buon Ace sembra aver trovato, come d’incanto, ispirazione e voglia di suonare. “Origins Vol. 2” è il secondo capitolo dedicato alla “coverizzazione” delle canzoni che lo folgorarono quando era giovane e voglioso di sfondare con la sua rock band. I grandi nomi della storia del rock ci sono tutti. Si parte con una buona reinterpretazione di “Good Times Bad Times” dei Led Zeppelin, così come si lascia ascoltare volentieri “Never In My Life” dei sempre sottovalutati Mountain. Dopo la scolastica “Space Truckin” dei Deep Purple, arrivano anche i Beatles ed i Rolling Stones, messi volutamente(?) uno al fianco dell’altro. “I’M Down” vede la partecipazione dell’ottimo John 5, mentre “Jumpin’ Jack Flash” stupisce per l’aggressività vocale mostrata dalla sempreverde Lita Ford. Ottima anche “Politician” dei Cream, così come “Lola” dei Kinks, tra le cover migliori dell’album. A proposito di Kiss va segnalata la presenza di Bruce Kulick in “Manic Depression”. In pratica i chitarristi che sono più nel cuore dei fan del gruppo di New York suonano insieme nel rifacimento di uno dei pezzi più iconoclastici della discografia di Jimi Hendrix. Nel finale compare qualche chicca come “We Gotta Get Out Of This Place” degli Animals di Eric Burdon e “Kicks” di Paul Revere & The Raiders che si lasciano ben ascoltare. Chiude tutto una specie di autocover di “She”, brano mitico che Frehley compose quando il suo talento era in forza ai Kiss. Pur essendo un disco di sole cover, la voglia di ripartire da capo e riascoltare “Origins Vol. 2” è tanta e tale che non ci si annoia mai ad apprezzare questi classici risuonati come si deve da Space Ace.