-Core
Sail Under Nadir
Moonlogue
Self Produced
Pubblicato il 06/07/2020 da Lorenzo Becciani
Songs
01
Graphite
Estéban
Grains
Borderland
Moonflares
Nuage
Treeless
Zwangslage
Rainyard
00

L’intro di ‘Sail Under Nadir’, più che un disco rock sembra presentare la colonna sonora di un film di natura distopica ed in effetti i torinesi un viaggio lo propongono davvero, ma non nel tempo quanto più nella coscienza di tutti noi. L’esordio dei Moonlogue, giunto dopo anni di sperimentazioni ed esperienze artistiche variegate, cita ‘Moon’ di Duncan Jones, per chi non lo sapesse figlio di David Bowie, e tenta di mettere un accento diverso dal solito sul tema ambientale, purtroppo sempre di attualità. Non pensate però ai Deproducers ma più ai Mogwai che incontrano i Public Service Broadcasting, in un universo tutto loro. La bellezza del lavoro, interamente strumentale e autoprodotto, sta nella capacità di non annoiare mai ed al contrario riuscire a tirare fuori spunti pop ed elettronici, in fondo siamo nella casa di Subsonica e Wicked Expectation, tra mitragliate math e sfumature post rock da formazione di prima categoria. Un disco che emoziona a più riprese, da ascoltare a fondo, al di là dei singoli ‘Estéban’, ‘Nuage’ e ‘Rainyard’, che sono incastonati a meraviglia tra rumori di fondo, campionamenti e riverberi di alto lignaggio. ‘Grains’ gioca con i nostri ricordi mentre la schizofrenica ‘Moonflares’ potrebbe essere materia dei Battles, però ripulita con intelligenza fino a renderla essenziale. Da segnalare il bellissimo artwork di Francesca Frisaldi e la frase iniziale, che raggela: “It will change the way you think about the future, it will change the way you think about humanity, it will change the way you think about the fabric of the universe”.

Songs
01
Graphite
Estéban
Grains
Borderland
Moonflares
Nuage
Treeless
Zwangslage
Rainyard
00
Moonlogue
From Italia

Discography
Sail Under Nadir - 2020