Una copertina vuol dire molto per un disco e quella scelta da Vrec per ‘bootleg #3’ è magnifica ed esprime alla perfezione l’energia e la teatralità di uno dei più grandi frontman del nostro paese. Non sono certo io a dover sottolineare l’importanza degli Estra nel panorama rock italiano degli anni ‘90; dischi come ‘Alterazioni’ e ‘Nordic Cowboys’, con la celebre collaborazione con Vinicio Capossela, parlano da soli. Di sicuro la carriera solista di Giulio Casale ha raggiunto il suo apice in corrispondenza dell’uscita di ‘Inexorable’, lavoro a tutto tondo che lo esalta sia come interprete che come scrittore e poeta. In questo live album convivono tre anime distinte: quella appunto di ‘Inexorable’, quella di ‘Frammenti Di Un Discorso Poetico’ e quella infine di ‘Le Notti Bianche’. Dagli spettacoli di Roma, Milano, Firenze e Marostica sono state estratte dodici tracce in equilibrio tra il presente - per esempio ‘Tutto Cadeva (Senza Lividi Nessuno S’Illumina)’ e ‘Sono Corpo (Perché Io Innanzitutto Sono Corpo)’ - ed il passato – l’omaggio a Pier PaoloPasolini e Domenico Modugno di ‘Cosa Sono Le Nuvole’ e la reprise di ‘The Golden Way’ di David Sylvian – con un filo conduttore preciso. Niente viene lasciato al caso eppure Casale è eccezionale nell’alternare cantato e recitazione (‘Le Città Invisibili’ di Italo Calvino) senza spezzare mai la forte connessione con l’ascoltatore. Durante l’ascolto si rimane senza fiato e si attende la mossa seguente come nel migliore dei film, di cui si desidera conoscere disperatamente la fine.