Quando si parla di scene musicali, spesso a vanvera, si fanno distinzioni che con il passare degli anni e l’avvento di internet hanno assunto sempre meno importanza. È pur sempre vero che una band dello spessore degli Okkultokrati non potrebbe nascere in Italia e se anche fosse verrebbe osteggiata o promossa in maniera del tutto fuorviante. Pensate cosa succederebbe se un pezzo come ‘Mother Superior’ venisse trasmesso dalle emittenti radiofoniche di casa nostra. ‘La Ileden Lyse’ è un album che copre un po' tutto lo spettro black metal ma possiede, grazie alle tastiere, una componente new wave/post-punk che rende l’incedere strumentale geniale. Il resto è un mix, bello punk e gelido, tra Darkthrone, Motörhead e Venom, con buona pace per i puristi del genere e probabili apprezzamenti da chi identifica il black come un sottogenere del punk. ‘Cold And Cruel’ e ‘Kiss Of Death’ sono gli apici di una release che vede grossi miglioramenti dal punto di vista vocale, ad opera del sinistro Black Qvisling. Nel complesso invece si percepisce un peso specifico minore della psichedelia rispetto al precedente ‘Raspberry Dawn’, che aveva segnato l’esordio per Southern Lord.