Un album delizioso quello con cui Katie Crutchfield è destinata a consacrarsi in maniera definitiva a livello internazionale. Nel giro di dieci anni, il suo progetto ha acquisito la personalità necessaria, sia in termini di songwriting che per quanto concerne la produzione, per dare scacco matto alle componenti più supponenti della comunità indie e nel lavoro in questione troverete spunti sonori in continuità con gli eccellenti ‘Cerulean Salt’ e ‘Out In The Storm’. Quello che spinge ‘Saint Cloud’ su un gradino superiore è però l’incredibile lavoro che l’ex P.S. Eliot – progetto che aveva con la sorella gemella Allison un po’ come Jófríður e Ásthildur Ákadóttir nelle Pascal Pinon – ha compiuto sulla sua voce. Se ascoltate le sue prime opere e di seguito la presente scaletta vi renderete conto di quanto è mutato il suo approccio vocale e che adesso sia capace di fare delle cose sorprendenti, anticipate con l’EP ‘Great Thunder’. Ciò permette al suo messaggio di arrivare al cuore anche quando le canzoni ammiccano alle chart e cercano un’esposizione mediatica superiore (‘Fire’). In sottofondo il paesaggio dell’Alabama, ma pure di qualche altro stato federale attraversato in automobile, memorie di infanzia che non possono essere cancellate ed un forte sentimento di rivalsa. Per rendervi conto che non mento date un’occhiata alla sua ultima performance per KEXP e rimarrete sbalorditi.