Un libro che parla. Una storia che inizia nel 2011 con la collaborazione tra Billy Gould, bassista dei Faith No More che ricordiamo anche per la presenza su ‘Fear And The Nervous System’ di Munky dei Korn e per un altro lavoro piuttosto sperimentale e catartico assieme a Espen J. Jörgensen, e Jared Blum (Vision Heat) di Gigante Sound. Il loro primo sforzo artistico comune avrebbe meritato un riscontro maggiore sia per la profondità dei drone sia per la capacità di disegnare paesaggi ambient esotici con facilità innata. Immaginate se Brian Eno fosse stato scelto per sonorizzare una nuova edizione di ‘Il Deserto Rosso’ di Michelangelo Antonioni e quest’ultimo, non soddisfatto del risultato, avesse delegato il missaggio a Philip Glass. Dopo aver reclutato Dominic Cramp (Lord Tang) per le esibizioni dal vivo, i Talking Book sono tornati in studio e hanno registrato del materiale per il secondo disco. Peccato che, tra alluvioni in studio, impegni personali e problemi tecnici di varia natura, sono serviti altri sette anni perché queste due suitei, che secondo il loro suggerimento andrebbero ascoltate con le cuffie per percepire il flusso di coscienza, vedessero la luce. ‘Blood Aurora’ e ‘Absent Horizon’ sono gli estremi di un’esperienza uditiva che va ben oltre quello che consideriamo come il semplice ascolto di un disco.