Il quartetto guidato da un misterioso barone è autore di un hard n’ heavy ricco di influenze glam, liriche accattivanti e chorus magnetici. Il fatto che così tanti musicisti della scena svedese e non – anche Dave Ellefson dei Megadeth e Mario Duplantier dei Gojira si sono espressi in loro favore – abbiano speso belle parole nei loro confronti è il segno che i ragazzi ci sanno fare ma fa poco testo. Sappiamo bene infatti che i management sanno costruire ad arte certe situazioni; quello che invece non è semplice costruire è un disco che funzioni, risulti attraente da più punti di vista e sappia suscitare entusiasmo sia nei più giovani che negli appartenenti alla vecchia scuola. Quello in cui riuscirà a mio parere ‘Idols’, secondo lavoro in studio che mette in luce le qualità di tutti i musicisti protagonisti. ‘Heavy Is The Crown’ è sorretta da un giro di basso mostruoso, ‘Shepherd’ aperta dalla grande batteria di Adam Kapusta mentre ‘My Heart Is Longing For You’ è il pezzo più americano in scaletta. Rispetto all’esordio omonimo sono cresciuti molto e adesso hanno la possibilità di imporsi in una scena scandinava nella quale è risaputo quanto la concorrenza sia spietata.