Ottima seconda prova per gli austriaci che non hanno alcuna pretesa di inventare niente ma propongono un death metal melodico di chiara derivazione In Flames con alcune venature metalcore. La band è attiva da dodici anni ed il primo EP, ‘Shadow Slave’, risale al 2014. Dopo la pubblicazione di un paio di singoli, ‘Nothing To Lose’ e ‘An Ember Awakes’, i Sortout hanno dato alle stampe il primo full lenght, ‘Burden Of Memories’, peccando leggermente in termini di produzione e arrangiamenti. Adesso tutto sembra più focalizzato, i suoni sono ben bilanciati (‘Monuments’) e, nonostante qualche trigger di troppo, la sezione ritmica compie il suo dovere (‘Relentless’). Benjamin Herter non ha una voce caratteristica come Anders Fridén ma in ‘Undertow’ e ‘Sever The Serpent’s Tongue’ i suoi progressi sono evidenti. Consiglio di non partire dal video di ‘Illusions’ per avvicinarvi ai Sortout perché potreste essere fuorviati e pensare di essere al cospetto di un gruppo commerciale. Non è così e dopo gli Oceans un’altra formazione austriaca mostra di meritare la fiducia degli appassionati di metal moderno.