Il secondo lavoro degli olandesi è stato etichettato come post-punk o alternative rock ma in realtà si basa su un songwriting eccentrico e colorato di ardua catalogazione. L’originalità del trio deriva soprattutto da un approccio scanzonato, senso dell’umorismo e pochi limiti in fase di arrangiamento. ‘I Celebrate My Fantasy’ è il manifesto di una scrittura che, dalle atmosfere ricche di fede e vita pastorale di ‘Youth Hunt’, ha spostato il proprio interesse verso tematiche più terrene e concrete. ‘Kaïn’ e ‘Male Bonding’ sono altri due apici in una tracklist che non fa troppa fatica ad essere assimilata anche grazie al mixaggio intelligente di Casper van der Lans. Se siete stufi delle indie rock band tutte uguali l’una all’altra, ‘The Big Exercise’ - il titolo è preso da un passaggio della biografia di Scott Walker “Deep Shade Of Blue” - saprà conciliarvi con un genere di musica che ha bisogno di essere fresca ed innovativa per lasciare il segno. Molto ruota attorno a Jaap van der Velde ed Elias Elgersma, entrambi polistrumentisti di valore che sanno cantare, e nei crediti troverete anche il clarinettista Kim David Bots, il percussionista Erik Woudwijk ed il tastierista Lyckle De Jong. Da vedere dal vivo per valutarne la crescita anche nella dimensione più importante.