L’ultimo capitolo di quella che può essere considerata a tutti gli effetti una trilogia sulla decadenza. Quattro anni dopo ‘Kaiserschnitt’ i tedeschi hanno virato decisamente sulle radici dell’avantgarde black metal con una serie di passaggi di rara crudeltà ed arrangiamenti ambiziosi che riportano alla mente i classici di Emperor e Solefald ma anche progetti meno noti come So Much For Nothing e A Forest Of Stars. Alla voce troviamo Tongue di Chaos Invocation e Ave Maria mentre la produzione è stata curata da Markus Stock, che in passato ricordiamo con Dornenreich, Secrets Of The Moon e Eluveitie. ‘Die Kosmiker’ introduce una scaletta impervia che mette da parte le sperimentazioni post-metal del precedente lavoro in favore di un determinato ritorno alla tradizione degli anni ‘90. Un disco furioso e cinico, tramite il quale O. e Gilles de Rais riassumono in un certo senso quanto pubblicato fino adesso ed allo stesso tempo se ne distaccano, regalandoci un’interpretazione moderna e accattivante di un periodo storico ben preciso. ‘Das Rad Des Ixion’ e ‘Unser Weg Nach Elysium’ sono altri due apici di un tremendo viaggio nell’oscurità al quale non potrete sottrarvi in alcun modo.