-Core
Rituals Of Surrender
Cold In Berlin
New Heavy Sounds
Pubblicato il 16/12/2019 da Lorenzo Becciani
Songs
1. The Power
2. Dark Days
3. Avalanche
4. Monsters
5. Frantic
6. Temples
7. Your Body//My Church
8. Shadowman
9. Sacred Ground
Songs
1. The Power
2. Dark Days
3. Avalanche
4. Monsters
5. Frantic
6. Temples
7. Your Body//My Church
8. Shadowman
9. Sacred Ground

A Berlino fa molto freddo in questo momento ed a Londra la temperatura non è tanto piu’ bassa. L’unicità di un gruppo come i Cold In Berlin non è solamente da addebitare alla capacità di trasmettere sul serio una sensazione di gelo e oscurità, professando le proprie liriche ed imbastendo rituali sonori da capogiro, ma nella ferma volontà di tenersi a distanza da tutto ciò è commerciale o di moda. In questo gli autori di ‘...And Yet’ possono essere assimilati forse a Uncle Acid And The Deadbeat e Electric Wizars, sia per la passione viscerale per il gothic ed il doom piu’ funerei sia per lo sprezzo per l’industria musicale e le sue regole. Il successore di ‘ The Comfort Of Loss & Dust’ è stato registrato da Wayne Adams – nei Pet Brick con Igor Cavalera - al Bear Bites Horse Studio, nella capitale inglese, e lo scenario, ascoltando le prime tracce ‘The Power’ e ‘Dark Days’, sembra quello di Penny Dreadful. Candelabri che oscillano, grida sataniche, figure ancestrali spettrali e tanto fumo fanno parte integrante di un disco che segna una svolta heavy e vede le sonorità death rock e post-punk degli esordi rese ancora piu’ marce e letali. Gli ex Death Cigarettes sono cresciuti tantissimo e Maya Wittleton, già superba nei due lavori precedenti, ha acquisito ancora piu’ padronanza del proprio timbro vocale. Oltre a Bauhaus e Swans vengono in mente i Witchfinder General per le chitarre di Adam Richardson ed i Drug Cult per l’andamento sbilenco delle melodie. Il bizzarro studio architettonico mostrato da Joseph Goddard in copertina è invece il riflesso di un songwriting che non dipende da trend o soluzioni predefinite. I Cold In Berlin sembrano in tutto e per tutto una garage band che si ritrova in sala prove, accende incenso e candele - “One more candle, one more flame, one more loss on which to blame..” - e lascia fluire la creatività senza porsi alcun limite. ‘Monsters’ e ‘Temples’ sono i due pezzi piu’ legati al passato, ‘Your Body // My Church’ l’emblema di una rinascita gothic-doom che aspettavamo da quando i Paradise Lost, firmando per EMI, hanno deciso di omaggiare i Depeche Mode chiudendo di fatto un’era. La febbrile e macabra danza di ‘For Rituals Of Surrender’ cessa dopo i quasi otto minuti di ‘Sacred Ground’ e la finestra sugli abissi pare serrarsi. Almeno per qualche ora.

Cold In Berlin
From UK

Discography
Give Me Walls (2010)
...And Yet (2012)
The Comfort of Loss & Dust (2015)
For Rituals of Surrender (2019)