Il successore di ‘Carthago Delenda Est’ è un album che tenta di imporsi, sia dal punto di vista tecnico sia da quello delle idee, a livello estero. Alle fondamenta del suono dei laziali c’è sempre un death metal di rara epicità impreziosito dal guitar work di Fabio Palazzola (‘Chains Of Alesia’ e ‘The Blithe Ignorance’). Attorno al leader troviamo adesso componenti di Eldritch, Suicidal Causticity, Overactive e Plugs Of Apocalypse però la visione non è mutata. Il concept su una figura storica leggendaria e controversa come quella di Giulio Cesare sfida le narrazioni di Ex Deo, Virgin Steele o Dominion Caligula, e le orchestrazioni non inficiano l’impatto di chitarre e batteria. In questo è stato molto bravo Stefano Morabito (Fleshgod Apocalypse, Hour Of Penance) capace di fornire un’impronta più internazionale al progetto senza inficiare i toni epici del lavoro in studio precedente. ‘Empire’ e ‘The Gallic Hourglass’ illuminano la prima parte di scaletta e ‘Suppress The Riot’ ha tutto per diventare un classico dal vivo.