Quarto lavoro in studio per i fiorentini che non nascondono la propria passione per l’alternative rock di matrice statunitense ma che allo stesso tempo possono vantare una discreta personalità soprattutto nel cantato. ‘L’Equilibrista’ e ‘Fuori Da Qui’ illuminano la prima parte di un album che non perde efficacia a causa dell’utilizzo della lingua madre. A tratti sembra quasi di riassaporare il gusto di band degli anni ‘90 come Karma, Timoria e Anhima però l’influenza principale dei quattro sembra essere rappresentata dagli Alter Bridge. In tal senso, una traccia come ‘Icaro’ pare scritta in omaggio a Mark Tremonti ed al suo tipico riffing mentre ‘La Dea Della Guerra’ e la conclusiva ‘Welcome To The Show’ mostrano la dimensione piu’ varia e live oriented della band. A mancare è forse un singolo in grado di fare la differenza in un panorama asettico e poco stimolante come quello italiano.